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Festival di Sanremo 2021

“Festival di Sanremo 2021 al Forum di Assago”, la proposta dei discografici

L’idea radicale arriva da Enzo Mazza, amministratore delegato di Fimi, che non solo rispolvera la proposta di spostarsi dal Teatro Ariston a una tensostruttura, ma lancia addirittura l’ipotesi di lasciare la città ligure: “Il teatro è sostituibile, per noi conta il risultato discografico dopo la manifestazione”.
A cura di Valeria Morini
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Continua il dibattito sul Festival di Sanremo 2021 e sulla querelle "con pubblico/senza pubblico", cui si aggiunge la clamorosa proposta che arriva dal mondo discografico: spostare la manifestazione preferendo all'Ariston un'altra location, come il Forum di Assago. Dunque, il festival della canzone italiana potrebbe addirittura lasciare la città ligure. L'idea (che non è poi così nuova) arriva da Enzo Mazza, amministratore delegato di Fimi, la federazione che riunisce le quattro principali major discografiche, Universal, Sony, Warner e Bmg (cui fanno capo metà dei concorrenti).

Sanremo fuori dall'Ariston?

Sanremo ha luogo all'Ariston sin dal 1977 (in precedenza si teneva al Casinò di Sanremo). Fece eccezione l'edizione del 1990 che si tenne al nuovo mercato dei fiori di Bussana, frazione del comune di Sanremo. L'ipotesi di Mazza, riportata al Corriere della Sera, è traslocare, ritenendo che l'Ariston, con molta probabilità privato del pubblico, non sia una priorità.

È stato costruito negli anni Cinquanta e già in periodi normali ha mostrato i suoi problemi strutturali. Si potrebbe pensare ad allestire una tensostruttura in un’altra zona della città. Il teatro è sostituibile. Per il pubblico la gara di inediti non è inficiata dalla location che la ospita.

L'ipotesi del Forum di Assago

Fin qui, l'idea di lasciare il Teatro Ariston per trovare una location maggiormente adatta circola da tempo ed è anzi uno dei tormentoni degli ultimi anni. Mazza, però, va oltre e lancia la ben più radicale idea di fare un festival di Sanremo senza Sanremo.

Un evento televisivo come questo può essere realizzato ovunque. Penso ad esempio al Forum di Assago. Credo che la Rai abbia una capacità incredibile di organizzare eventi televisivi, lo ha dimostrato anche in una fase come questa, superando riti scolpiti nella pietra. Se quest’anno è cambiata la prima della Scala, trasformata in spettacolo tv proprio sulla Rai, può accadere anche a Sanremo. E se guardiamo al panorama internazionale anche il Concerto di Capodanno a Vienna è diventato un programma tv senza pubblico.

Si attende il verdetto del Cts

Manca solo un mese alla partenza del festival, previsto dal 2 al 6 marzo, ma l'organizzazione è in bilico. Si attende ora la decisione del Comitato tecnico scientifico che stabilirà se all'Ariston potrà esserci il pubblico, composto da figuranti pagati: in poche parole, se si potrà considerarlo studio televisivo e non teatro. Dopo l'iniziale protesta di Amadeus, che aveva minacciato l'abbandono della direzione artistica, il conduttore ha fatto sapere che resterà alla guida della manifestazione qualunque sia la decisione. Tra le ipotesi, anche la cancellazione o lo spostamento del festival. Va considerato anche la difficoltà di gestire la struttura dell'Ariston oltre la platea, con un dedalo di corridoi e camerini che rendono difficoltoso il distanziamento. Mentre Fimi, con Pmi e Afi, ha già stabilito di tutelare gli artisti con interviste fatte solo in streaming, tamponi a cadenza giornaliera e l'eliminazione di eventi, cene e ospitate in tv.

La sicurezza è il primo punto per noi: dobbiamo tutelare la salute degli artisti, dei dipendenti e dei collaboratori e anche tutelare le aziende da un punto di vista giuridico. Era necessario darsi delle regole per organizzare il lavoro, prenotare le strutture ricettive e gli spostamenti. Le nostre proposte sono una base e ovviamente ci rimettiamo alle decisioni del Cts e a quello che sarà il protocollo Rai per eventuali integrazioni e modifiche richieste. Quello che conta è il risultato discografico dopo la manifestazione: il pubblico importante per noi è quello dello streaming. E speriamo che questo sia un anno migliore dello scorso con solo 6 album e 8 singoli sanremesi nelle top 100. Sanremo è importante più per lanciare nuove carriere, vedi Gabbani, Mahmood o Ultimo, che per il fatturato: vale l’1-1,5 per cento del mercato.

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