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Festival di Sanremo 2013 – La cronaca della Prima Serata

Si apre martedì 12 febbraio la 63esima edizione del Festival di Sanremo 2013 con la prima serata in cui si esibiranno i primi 7 Big in gara: Marco Mengoni, Raphael Gualazzi, Daniele Silvestri, Simona Molinari e Peter Cincotti, Marta sui Tubi, Maria Nazionale e Chiara Galiazzo.
A cura di Simona Saviano
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Festival di Sanremo 2013 - prima serata (DIRETTA LIVE)

00:34 – Si chiude la prima serata con un breve riepilogo delle 7 canzoni ammesse, i saluti e ringraziamenti finali.

00:13 – Al debutto assoluto Chiara Galiazzo, che entra un po' intimidita ma ci pensa la Littizzetto a sdrammatizzare, scherzando sulla sua altezza e sull'asta del microfono. Federico e Domenico Zampaglione hanno scritto per il talento puro "L'esperienza dell'amore": nessuna indecisione nella sua splendida voce. Convincente e molto espressiva la vincitrice di X Factor, ultima cantante in gara della prima serata del Festival di Sanremo, riesce a dar vita ad entrambe le canzoni regalando tante emozioni. Davvero da brividi, soprattutto se si pensa che da pochi mesi Chiara Galiazzo è stata letteralmente investita da un successo (sperato) ma quasi inaspettato. Decisivo il cambio di sonorità nel secondo brano "Il futuro che sarà", scritto tra gli altri da Francesco Bianconi dei Baustelle.

"E' fatta Chiara, dai, puoi rilassarti", così canzona Lucianina il talento di X Factor e accoglie il proclamatore Stefano Tempesti, portiere di pallanuoto definito un "lampione" perché altissimo. Irriverente, la comica a proposito della differenza spropositata di altezze ha affermato: "Sembra che non siamo neanche della specie umana". Passa alla prossima selezione con il 60% delle preferenze "Il futuro che sarà".

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23:52  -Premio Città di Sanremo a Toto Cutugno – Dopo la breve pausa del Tg1 entra il difensore Angelo Ogbonna, che racconta il suo punto di vista sull'integrazione in Italia. Giocatore nel Torino e nella Nazionale di calcio italiana, rivela di aver ricevuto la cittadinanza a 18 anni e, insieme ai due conduttori, annuncia il premio "Città di Sanremo" conferito a "Totò" Toto Cotugno. Sul palco saluta il "suo" pubblico con una visibile commozione e ringrazia per il riconoscimento. Modifica a cappella, incalzato da Fabio Fazio, la storica canzone "L'Italiano" in una versione adattata al momento attuale, toccando temi quali immigrazione, la cittadinanza e la crisi economica. Dopo la pubblicità intona il brano che l'ha reso celebre a livello internazionale, seguito dagli applausi degli spettatori dell'Ariston. Ad accompagnarlo l'eccezionale coro dell'Armata Russa, sul finale entrano in scena anche la Littizzetto e Fazio che si prestano anche a dirigere l'Armata. Il presentatore lancia una stoccata ad Anna Oxa, in merito alle polemiche di quest'ultima, che ha affermato di essere stata esclusa per motivi politici dalla kermesse:

Dirigo anche l'Armata Russa? Vedi che ha ragione Anna Oxa?

Conclude la sua esibizione con l'inno sovietico e una splendida versione di "Volare", decisamente il brano che più di ogni altro al mondo riesce a rappresentare l'Italia.

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23: 32 – E' il momento di Maria Nazionale, per la prima volta solista sul palco dell'Ariston che si esibisce in "Quando non parlo” scritta da Enzo Gragnaniello. Totalmente a suo agio, la stella napoletana è stata diretta da Beppe Vessicchio, salutato ironicamente dalla Littizzetto "Ah non sei stato vittima dei tagli? Posso dire qualsiasi minchiata e lui non mi risponde". La seconda canzone in gara è una delle più discusse: in dialetto la romantica "E' colpa mia" regala al pubblico dell'Ariston sonorità tutte partenopee. Per questo brano era stata duramente criticata dalla Lega Nord lo scorso dicembre, proprio per la scelta di cantare in napoletano. La Littizzetto si dice scioccata dal "davanzale" della napoletana ma si passa subito alle cose serie e Fazio chiede se abbia preferenze: Maria Nazionale non si sbilancia e racconta che vuole molto bene agli autori e la sua stima è al 50 e 50. Sale sul palco a proclamare il pezzo vincitore il calciatore Vincenzo Montella, lusingato dal presentatore. Passa, quasi a sorpresa "E' colpa mia" con il 52% dei voti.

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23:27 – La coppia Stefano e Federico – E' il momento che tutto il mondo del web aspettava: l'annuncio di una coppia gay Stefano e Federico, del prossimo matrimonio a New York. Si siedono e muniti di cartelli raccontano la loro storia d'amore:

Un giorno Stefano ed io ci siamo incontrati. Era un'occasione pubblica. Andando via ho accennato a una festa e alla festa ci siamo riconosciuti e ci siamo scambiati i numeri di telefono. Non ci siamo detti niente, seguirono: 1 film (brutto), 1 aperitivo (buono), la terza volta siamo andati al museo. "Non vedo l'ora di andare (dice)". "Mentivo (c'ero già andato)". Abbiamo guardato un video tenendoci la mano fuori su una panchina ci siamo baciati. Stefano si girò e mi disse: ora che siamo fidanzati sarà tutto più facile, vero? Poi siamo andati a casa da quella sera, quella casa è diventata casa nostra. Adesso dopo 11 anni di vita insieme vogliamo sposarci perché lo amo. Perché lo amo. E ci sposeremo il 14 febbraio a New York (è un caso) perché le leggi di questo Stato non ce lo lasciano fare.

Non c'è stato il bacio che appare nel video, censurato al Festival di Sanremo.

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23:10 – Marta sui Tubi Scende per la seconda volta dalle scale "mobili" Luciana Littizzetto, non senza difficoltà e salutano Radio Uno e Lorella Cuccarini, che racconta di essere d'accordo con le scelte del pubblico e dei giornalisti. I due conduttori presentano i Marta sui Tubi, salutandoli come una delle band più originali della scena indipendente che sorprenderà il pubblico. Iniziano con "Dispari", una splendida canzone sulla difficoltà dei giovani di comunicare nonostante i mezzi di comunicazione. Una grande emozione sentire per la prima volta il gruppo folk sul palco di Sanremo accompagnati dall'Orchestra che riesce a rendere giustizia ad alcuni brani che forse non tutto il pubblico riuscirà ad apprezzare. Il secondo brano è "Vorrei", definita come una "richiesta di riconciliazione con il mondo", una dolcissima ballad che siamo sicuri avrà un grande successo anche dopo la kermesse. Colpo di scena, il saluto di uno dei musicisti di Marta sui Tubi alla Littizzetto con un bacio sulla guancia e un complimento che la riempie d'orgoglio "Quanto sei gnocca!". Arrivano le "sorelle della tv" Benedetta e Cristina Parodi che invocano aiuto per la terribile discesa delle scale. Lucianina le saluta ironica: "Era dai tempi di Paola e Chiara che non c'erano due sorelle sul palco". Arriva il verdetto e passa con il 63% Vorrei.

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22:54 – Crozza nei panni di Montezemolo – "Cos'è la società civile?" Incalza Maurizio Crozza: "Sono persone che entrano in politica, prendono il vitalizio e diventano la società incivile". E' il momento per il comico di fare satira sul premier Monti, che appoggiato da Tronchetti Provera, Montezemolo e altri personaggi crea una "alta società" civile, rappresentativa solo di una certa fetta degli italiani. Raccoglie gli applausi del pubblico e va in scena una formidabile imitazione di Luca Cordero di Montezemolo, che quasi casca dallo sgabello e si offre di riprogettare le sedute dell'intero Festival. Racconta dei convegni tenuti in diverse città, come a Dubai dal titolo "Cosa fai, dove vai?", ad Ajaccio "Assaggia sto carpaccio", a Marrakech "In vacanza pago cash" e via discorrendo. Esilarante la battuta:

Sa che esistono persone che sudano e non fanno la sauna? Sa che le ostriche nascono nel mare e non nel piatto?

La discussione si incentra sulla crisi e l'unità di misura di Montezemolo "mila euro" e "milione di euro" e chiude il monologo con "Ciao Poveri!". Per lui un lunghissimo e forte applauso e lancia l'ultima stoccata ai "due detrattori" che sottolinea fossero già una conoscenza nota. "Per giudicare bisogna arrivare in fondo".

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22:46 – La Rivoluzione Civile di Ingroia non convince il comico che dedica parte del suo monologo all'impossibilità di definire "rivoluzione" un movimento del genere. Non è andata giù la voglia di protagonismo del leader che si è fatto fotografare sul paginone centrale di "Chi". Crozza imita Ingroia e sembra dire al pubblico, tra le righe, che a ben guardare quest'ultimo non dà l'impressione di voler fare politica con una certa determinazione:

Sembra uno che non vede un caffè dai tempi di Pertini, è così pigro che non dice consonanti

Sulle note di "Bella Ciao" si rifiuta di cantare visto che una mattina "non mi sono svegliato".

ingroia

22:42 – Il Crozza Show continua all'insegna della par condicio e dedica della satira anche per Pierluigi Bersani. Mantiene quindi fede alla sua promessa di non risparmiare nessuno e lo definisce sfigato, senza alleanze forti e che qualora vincesse le elezioni, il 28 con le dimissioni del Papa la sua vittoria sarebbe sempre una "seconda notizia". Lo definisce prima che partano le note di "Via con me- It's Wonderful" di Conti:

Un monaco zen seduto sulla riva del fiume aspettando il cadavere del nemico. Solo che è così sfigato che arriva l'onda di piena e se lo porta via.

Non risparmia critiche al leader del PD, alle sue metafore e all'atavica indecisione: "Rischiare o mischiare? Difendere i diritti o dipendere dai dritti?". Magnifica l'overture "Ho già vinto le primarie contro Renzi, non posso vincere mica tutto".

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22:33 – La difesa di Fazio dai contestatori di Crozza – Sul palco arriva, a difendere il suo ospite Fabio Fazio che afferma: "Così non vale, non si offende nessuno, dobbiamo stare tranquilli. Stiamo applaudendo un comico dei più apprezzati della tv. Non dobbiamo approfittare del Festival di Sanremo per farci ascoltare con due urla. Alla fine ciascuno applaudirà quello che crede". Il comico cerca di difendersi affermando che la sua non è propaganda politica e viene invitato dal presentatore a non dare ascolto ai suoi detrattori ai quali chiede di uscire.

Cos'ha in comune il Festival di Sanremo e le elezioni politiche? Chiunque vinca non conta una mazza

Nonostante la par condicio porta avanti il suo monologo, incentrato sulle prossime elezioni e le alleanze "illogiche". L'Italia viene definita dal comico come una nazione unica ma non ancora stata accatastata e "tenuta insieme con lo sputo. Siamo gli "Stati disuniti d'Italia".

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22:25 – Entra in scena Silvio B. Ecco la tanto attesa esibizione di Maurizio Crozza a Sanremo 2013, alla stregua di "ma che figata, sono formidabile o no? Faccio una proposta choc? Non bisogna pagare il canone!" imitando Silvio Berlusconi con la canzone Formidable. Non mancano i riferimenti alle cene "Quante belle donne, come siete eleganti! Anche io ho fatto cene eleganti, però voi siete diverse: siete vestiti qua". Il suo monologo segue diverse fasi ma la costante è: "Quanto mi amate? Ma quanto mi amo?. Eccomi qui, formi formi formidable". Conclude con: "Tutti dicono non ne posso più, ma è inevitabile che io non me ne andrò più". Applausi ma anche tante contestazioni in sala per Crozza, nella sua migliore imitazione di sempre. Fischi e urla per Crozza sulla scia del "No alla politica stasera", "Vai a casa", "Pirla vai via". Che fosse inevitabile?

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22:06 – Simona Molinari e Peter Cincotti salgono sul palco dell'Ariston con il primo pezzo in gara "Dr. Jekyill e Mr. Hide". La cantante è accompagnata dal pianista americano e insieme danno vita ad uno splendido duetto sulle note del brano scritto da Lelio Luttazzi. In gara anche con "La Felicità" si esibiscono per la gioia del pubblico che sembra apprezzare molto il feeling tra i due che dà vita ad una splendida performance. Nessuna preferenza per la Molinari e Cincotti, che raccontano la collaborazione nata da una richiesta dell'aquilana alla casa discografica del pianista di lavorare con lui: da quel momento è nata una splendida amicizia. Entra come proclamatrice Flavia Pennetta, in splendido abito lungo e la Littizzetto ironizza su quanto sia brava anche lei nel dritto e nel rovescio, ma nel lavoro a maglia. Non resiste la Lucianina che chiede, a proposito delle urla tipiche delle tenniste durante un match: "E' il tennis che fa godere così? Fabio fai un po' di tennis và". Passa con il 54% delle preferenze "La Felicità".

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21:48 – E' il momento di Daniele Silvestri, che diretto dal maestro Filardo "e la sua barba" intona la splendida "A bocca chiusa", un brano che incita all'impegno sociale. Il cantautore romano si esibisce con voce e pianoforte e alle sue spalle il pezzo viene spiegato nella lingua italiana dei segni da Renato Vicini. Cambio decisivo di sonorità per la seconda canzone "Il bisogno di te (Ricatto d'Onor)", interpretata da Silvestri che si spoglia della giacca e lascia il pianoforte. Del resto nel pomeriggio aveva dichiarato che i suoi pezzi in gara erano diversissimi, quasi opposti e il pubblico sembra apprezzare entrambi. Daniele Silvestri racconta che la sua preferita è la prima visto che "Il Bisogno di te non ha bisogno di stare qua sul palco dell'Ariston", riferendosi alla facile orecchiabilità. Entra a proclamare "A bocca chiusa" come brano vincitore, con il 61% delle preferenze, Valeria Bilello, attrice e storica vj di Mtv che indossa un meraviglioso abito bianco.

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21:40 – Felix Baumgartner – Scende le scale la Lucianina al grido rivolto a Fabio: "Buttati tu che hai le corna che ti riparano, portatemi almeno un carrello dell'aeroporto, bisognerebbe chiamare Felix Baumgartner". Entra così in scena l'austriaco che ha compiuto una delle imprese più importanti e seguite in diretta degli ultimi tempi. La comica scende le scale senza cadere o scivolare e fa il gesto dell'ombrello. Segue una piccola intervista a "colui che ha abbattuto il muro del suono", durante la quale Fazio gli chiede se avesse avuto la possibilità di "pensare" a qualsiasi cosa a quell'altezza. La Littizzetto mostra il lato "femminile" della questione, mettendosi nei panni di un'ipotetica moglie o donna che aspetta il suo uomo dopo un'impresa del genere. Lui, che entrando sul palco era stato beffeggiato dalla piemontese per la scelta del completo rosso, risponde pan per focaccia e le risponde: "Lì sopra ero tranquillo perché non c’era nessuna donna".

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21:25 – Raphael Gualazzi sale sul palco e al pianoforte insieme all'Orchestra intona la prima canzone "Senza Ritegno", avvalendosi della collaborazione di uno dei trombettisti jazz più famosi, Fabrizio Bosso. Il conduttore ricorda i limiti e le modalità di televoto e presenta "Sai (Ci basta un sogno)". Per il secondo brano in gara le sonorità si fanno più dolci e romantiche. A performance conclusa il Raphael Gualazzi rivela che la sua preferita è proprio l'ultima; confessa di non essere appassionato di giornalismo ed entra Ilaria D'Amico nelle vesti di proclamatrice. Bellissima, in abito nero, viene lusingata dal conduttore come "bravissima, complimenti per tutto" nascondendo forse un leggero riferimento alla sua recente intervista con Berlusconi. Passa con il 62% dei voti favorevoli "Sai (ci basta un sogno)".

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21:12 – Marco Mengoni sale sul palco e presenta la prima canzone "L'essenziale" seguita da "Bellissimo". Il cantante racconta di non avere alcuna preferenza e di amare entrambi i brani presentati. La Littizzetto, ironica, usa solo superlativi assoluti visto che "In questa canzone ce n’erano pochi". Le sonorità di entrambi i pezzi si sposano meravigliosamente con la voce del talentuoso Marco Mengoni. Entra in scena il primo proclamatore, Marco Alemanno, compagno di vita di Lucio Dalla e annuncia che "L'essenziale", con il 52% dei consensi, sarà la canzone che continuerà ad essere in gara. Si passa velocemente al prossimo artista, Raphael Gualazzi, visto che, secondo Fazio sono già in ritardo e la Littizzetto ironizza affermando che: "Dovremmo chiedere scusa a Uno Mattina".

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La lettera di Luciana Littizzetto a San Remo. Ironica la presentatrice esordisce con un "Faccio vedere la farfallina?" riferendosi alla scorsa edizione con Belen Rodriguez. Legge invece, com'è sua consuetudine una missiva con voce da bambina, indirizzata a San Remo, nella quale chiede quasi aiuto al Santo, che in realtà afferma non esista sul calendario, per non fare brutte figure al Festival di Sanremo. Spera di non confondere i titoli delle canzoni degli artisti in gara e spera di riuscire a resistere dal creare rime con i cognomi della Galiazzo e di Gualazzi. Non cita Berlusconi però lascia intendere che in virtà delle elezioni cambierà: "Maroni in beige, Casini in puttanaio".

La-Letterina-di-Luciana-Littizzetto

20:39 – La 63esima edizione del Festival di Sanremo inizia sulle note di Giuseppe Verdi: con un tributo al bicentenario della nascita del compositore l'Orchestra si esibisce nell'aria del Nabucco dopo le note iniziali di Va' Pensiero e il famoso grido "Viva Verdi". La kermesse parte e arriva su una carrozza, come una principessa sulle note di Cenerentola, Luciana Littizzetto, che ironica arriva accompagnata da un cocchiere che definisce ‘un esodato della Fornero" e viene aiutata a scendere da due lacchè, che sono: "Due di Uomini e Donne di Maria de Filippi". Si fa spazio nel teatro e arriva sul palco, raggiungendo Fabio Fazio. Non sono mancate battute sull'attualità politica, ma per la par condicio non fa nomi, lasciando però intendere a chi si stia riferendo.

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