38 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Raphael Gualazzi canta Senza Ritegno

E’ un Gualazzi “Senza Ritegno” quello sul palco del Festival di Sanremo durante la prima serata di martedì. Accarezza l’ascolto degli spettatori con il suo piano e l’aiuto degli strumenti a fiato dell’orchestra, con un risultato davvero eccellente.
A cura di Laura Balbi
38 CONDIVISIONI
raphael gualazzi senza ritegno sanremo

Autore, cantante e musicista del secondo brano in gara a Sanremo 2013, Raphael Gualazzi presenta Senza Ritegno, distaccandosi un po' dalle atmosfere soft e romantiche di Sai (ci basta un sogno) per tornare con i piedi ben saldi a terra e raccontare un mondo più eccessivo e naif. Gualazzi porta sul palco dell'Ariston due brani opposti, mentre in Sai la fa da padrone il pianoforte, in Senza Ritegno spicca la sezione fiati dell'orchestra sanremese. Anche quest'esibizione sembra aver suscitato una buona reazione del pubblico, e chissà che Raphael per ora non tra i favoriti del Festival di Sanremo, non riesca a stravolgere la situazione piazzandosi di diritto tra le prime posizioni.

Senza ritegno (TESTO)

Ti guardo e non puoi tentarmi
dipinta di un’immagine che non apprezzerò
se parli non puoi ascoltarmi
la magra educazione che diffondi fuggirò
le mani non puoi scottarti
la fiamma si fa labile nell’insensibile
mi guardi e non vuoi pensarci
ma sei solo un disegno se non puoi
decidere
e vorrai
e vorrai
e vorrai
vorrai…
E vorrai ridere chiedendo delucidazioni
ma fuori , a piede libero, ne abbiamo
milioni
ti sparo nelle gambe e divento cristiano
dopotutto non è male se mi sento più’
umano
Ricordati le favole che hai già vissuto
la pace vulnerabile di ogni minuto
che vivere e ridere, non è abbastanza
mentre imbianco l’uomo nero, tu prendi
coscienza!
Ed ora
ora sai
hai visto coi tuoi occhi
e pianto con i miei
non c’è vergogna se non quella di una
cieca
acquiescenza per viltà, per viltà
ma lascia che sia più tardi
l’inutile lamento che non costruisce
mai
portami nei miei sbagli
che mai ne avrò bisogno
come in questo vivere
Qui non si tratta di una libera denigrazione
ma di rendersi partecipi di ogni ragione
per vivere, ridere, decidere e sognare
e mi ricordo quella volta che volevo
volare
e non aspetto le tue regole neanche
un minuto
propongo i sogni liberi di chi ti ha
creduto
leggere e scrivere non è abbastanza
mentre sbianca l’uomo nero tu prendi
coscienza
na-na-na-na-na…

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views