“Erick Morillo è morto a causa di un abuso di ketamina”: arrivato il risultato dell’autopsia

A quasi tre mesi dal suo decesso, è arrivato il risultato dell'autopsia del dj e produttore Erick Morillo. L'uomo, che era stato ritrovato senza vita nella sua villa nella contea di Miami, è morto a causa di un'intossicazione da abuso di ketamina. Una traccia che sarebbe già apparsa durante i rapporti preliminari della polizia di Miami, e che riporterebbero a galla vecchi problemi che in passato il Dj aveva dovuto affrontare.
Il rapporto con la sostanza
Sono arrivati i primi risultati sul caso Erick Morillo, il producer trovato senza vita lo scorso 1° settembre nella sua villa a Miami. L'uomo è deceduto dopo l'abuso di ketamina, dopo che i risultati hanno evidenziato tracce ben definite della sostanza durante l'autopsia. Un problema che affliggeva il musicista da almeno 12 anni, come ha rivelato nel 2016 lo stesso Morillo al magazine MixMag. Dal 2008 l'uomo aveva incominciato ad abusare di sostanze stupefacenti, resosi conto di non essere più il miglior dj nella scena musicale. A questo, si affianca la rivelazione del 2016, quando Morillo affermò di aver rischiato di perdere il braccio, dopo essersi svegliato una mattina con l'arto in cancrena a causa delle continue iniezioni della sostanza.
Il vaso di Pandora
La morte di Erick Morillo non ha fermato le indiscrezioni sul suo passato e sulle accuse di violenza sessuale rivoltegli. Dopo le rivelazioni di più donne, tra cui anche alcune allieve del passato di dj Morillo, negli Stati Uniti è stato aperto un vaso di Pandora con all'interno nomi di altri dj internazionali accusati di violenza sessuale. L'ultimo in ordine di tempo è stato Derrick May, uno dei padri della musica techno e amico negli scorsi anni di Morillo. Il dj è stato accusato da Michael James, uno dei suoi collaboratori più vicini e personali, che ha raccontato delle tante violenze e molestie di cui May si è reso protagonista. Una scena che sembra ripetersi, gettando ombre sulla vita veloce di questi artisti internazionali.