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Elodie è la popstar che stavamo aspettando da anni: da Ok. Respira a Due a Sanremo 2023

Elodie è diventata la superstar che la musica italiana aspettava: da Due a Sanremo 2023 all’uscita di Ok. Respira, senza dimenticare la docu-serie.
A cura di Vincenzo Nasto
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Elodie a Sanremo 2023, foto di LaPresse
Elodie a Sanremo 2023, foto di LaPresse

Elodie è una superstar della musica italiana e non solo per i risultati ottenuti negli ultimi anni. Molte volte la discografia italiana si è interrogata su un'interprete femminile che potesse riprodurre gli stessi codici narrativi d'oltreoceano, una cantante che riuscisse a creare un alone, un equilibrio tra voce e immagine che si allontanasse da ciò che la musica leggera italiana aveva proposto negli anni precedenti. Una figura che uscisse dalla coltre e divenisse un'icona divisiva da seguire anche oltre la sua musica: Elodie è riuscita perfettamente a riempire quello slot vuoto, denunciato ironicamente dalla coppia Guè-Marracash in Cantante Italiana, contenuto nel progetto Santeria. Elodie, se ce ne fosse ancora bisogno, ha raccontato con ancora più forza il suo status, sia attraverso le sue esibizioni sul palco di Sanremo 2023 con Due e la cover di American Woman con Big Mama, ma ha lasciato un messaggio forte anche nella sua docu-serie Sento ancora la vertigine, in cui ha espresso la sua forza e la sua debolezza su più temi sociali che la coinvolgono, come l'empowerment femminile.

Il Mediolanum Forum e Due a Sanremo 2023

Il Mediolanum Forum aprirà le sue porte il prossimo 12 maggio a uno dei concerti più attesi dell'anno: Elodie, dopo il palco del Festival di Sanremo 2023, presenterà il nuovo disco Ok. Respira, tre anni dopo l'uscita di This is Elodie. Una cantante che negli ultimi anni ha affinato la sua comunicazione e il suo messaggio, basta prendere come esempio il suo 2022: può vantare due platini per Tribale, due platini per Bagno a mezzanotte a cui si aggiungono i quattro per La coda del diavolo in cui ha collaborato con Rkomi. Riconoscimenti diversi rispetto al tragitto percorso prima dell'esibizione nel 2020 con Andromeda, e ancora più lontano appare il 2017 quando esordì con Tutta colpa mia. Due ha rappresentato una prova di forza con sé stessa, come ha dichiarato la cantante nell'intervista a Fanpage.it: Quando l'ho sentito cantata (Due n.d.r) da Federica Abate, che l'ha scritto insieme a Jacopo Ettorre, ho pensato avesse una scrittura che rimbalza bene. Poi ci siamo raccontate: adesso non partecipo alla scrittura in sé, ma nel raccontare i pezzi e capire che cosa voglio. Voglio capire in quale mondo voglio andare e lo faccio più di prima".

La sua figura divisiva e la crescita dopo ogni Festival

Le sue esibizioni hanno conquistato il pubblico del Festival, ma non a tal punto da fare breccia in tutte le giurie e candidarsi alla top five dei finalisti: una delusione anche per i fan, che prima della partenza dell'edizione di Sanremo 2023, la davano tra i favoriti alla vittoria finale. Elodie, come sempre, anche questa volta ha combattuto contro i pregiudizi musicali sulla sua interpretazione, lasciando soprattutto nelle serate finali, la consapevolezza al pubblico di quanto riuscisse a dominare il palco dell'Ariston, una crescita avvenuta in più atti. Si potrebbe traslare tranquillamente l'immagine di una Rihanna padrona dell'intervallo del SuperBowl, con ciò che Elodie ha costruito nell'immaginario della musica italiana. E forse una figura così dirompente, così divisiva anche su temi sociali, non avrebbe avuto migliore opportunità di raccontarsi se non in una docu-serie a lei dedicata dal titolo Sento ancora la vertigine.

Il nuovo album, la serie e il film Ti mangio il cuore

Nel frattempo, a chi cerca di categorizzarla nella dicotomia cantante che deve esibirsi solo sul palco, Elodie risponde senza alcuna paura. L'interprete, infatti, negli ultimi anni ha cercato di ampliare la propria immagine: non solo sui social, ma anche davanti a una telecamera. Ti mangio il cuore, il film di Pippo Mezzapesa tratto dall'omonimo romanzo d'inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini ed ispirato alla vera storia di Rosa Di Fiore, prima pentita della mafia garganica, è stato il suo esordio cinematografico. Nel film, in cui interpreta Marilena, la moglie del boss dei Camporeale, una donna dura, seria e consumata dalla passione per Andrea, erede dei Malatesta con cui condivide un amore proibito, è la dimostrazione per Elodie di quanto la sua immagine stia uscendo dai confini ristretti della musica, dimostrando sempre la stessa attitudine. Nella pellicola, Elodie interpreta anche uno dei brani principali della colonna sonora, quel Proiettili cantato insieme a Joan Thiele: il successo del film l'ha portata anche sul tappeto rosso del Festival di Venezia.

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