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Baby Gang, Neima Ezza, Rondodasosa, Vale Pain e Villabanks: l’ascesa rap della periferia milanese

Milano è stata la capitale dell’hip hop italiano, centro nevralgico delle connessione tra artisti, e in tempi più recenti, anche luogo espositivo per nuove proposte alla ricerca di un’etichetta discografica. Il serbatoio di giovani talenti nell’ultimo anno si è spostato dal centro alla periferia, con il quartiere di San Siro diventato una zona nevralgica per la scena italiana. Oggi parliamo di alcuni interpreti che stanno per esplodere nel mercato discografico, da Baby Gang a Neima Ezza, da Rondodasosa a Vale Pain, fino ad arrivare a Villabanks.
A cura di Vincenzo Nasto
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San Siro, ma in generale tutta la periferia milanese è sempre stato un ritrovo musicale. L'energia di quei posti, unita alla multietnicità presente nei quartieri dell'hinterland milanese, hanno sempre positivamente influito sulle produzioni e sulle tendenze musicali, trasportate poi al centro della città come luogo di condivisione e connessione con altri artisti. Negli ultimi mesi abbiamo potuto osservare l'ascesa di giovani artisti, che hanno fatto della periferia il centro della loro narrazione, della raw trap francese e della drill statunitense una loro visione. Quattro di loro vengono da un quartiere, quello di San Siro, riconoscibile nei video, nelle identità dei ragazzi che tendono a collaborare tra di loro. Un movimento che ha portato alcuni a collezionare milioni di visualizzazioni su Youtube, altri a firmare contratti con l'etichetta discografica del produttore milanese Big Fish. Le storie che raccontano parlano di prigione, chi vissuta in maniera diretta, chi per testimonianza di qualche parente o amico, ma soprattutto di rivalsa e identificazione nella famiglia. Tra gli artisti più camaleontici in circolazione c'è anche VillaBanks, originario di Milano ma cresciuto tra Lione e Firenze. La sua è una storia di provocazione e continua riscoperta del suono, di correnti spagnoli e francesi unite in un immaginario tutt'altro che banale.

Baby Gang

Baby Gang, rapper classe 2001 ha esordito nell'aprile del 2018 con un brano caricato su Youtube dal titolo "Street". Il brano raccoglie subito grandi consensi, anche se lo sviluppo vocale e quello dei testi lo porterà ad avere una maggiore compostezza sulla traccia nei singoli successivi. Una particolarità nella sua storia è il successo raccolto solo dopo il periodo di assenza dovuto alla reclusione nel carcere minorile Cesare Beccaria, infatti Baby Gang scoprirà solo dopo esser uscito che il video ha superato le 400mila visualizzazioni. I suoi brani con più successo su Youtube sono l'omonimo "Baby Gang" con la collaborazione di 167 Gang e "Blitz". La hit che lo ha fatto conoscere al grande pubblico rimane il brano pubblicato con Sacky, altro rapper di San Siro, dal titolo "Bimbi soldato". I riferimenti a Booba e Sofiane, esponenti della scena hip hop francese, sono evidenti, ma il giovane artista dimostra di avere attitudine, e soprattutto una storia da raccontare.

Neima Ezza

Neima Ezza, anche lui classe 2001, ha origini marocchine, luogo in cui è nato prima di trasferirsi quando aveva quattro anni a Milano. Una storia fatta di sacrifici e di voglia di fare musica, un progetto che incomincia con il brano "Essere ricchi", pubblicato nel 2018 e che fino ad ora ha collezionato quasi un milione di visualizzazioni su Youtube. Il giovane artista da allora ha pubblicato altri due episodi del singolo, che lo identificano soprattutto per le sonorità del suo flow e per il racconto di una periferia che esclude e ghettizza le persone. La stessa periferia ritorna nel brano che lo porta al successo, "Mio fratello", un singolo che lo porta alle attenzioni del produttore milanese Big Fish. Ezza firma con Yella Movement, etichetta di Fish e Jake la Furia, e a marzo 2019 esce con "Routine": la mano del produttore ex Sottotono si nota. Il tono diventa più caldo, le sonorità più accoglienti, il brano una vetrina espositiva di gran rispetto. A novembre dello stesso anno esce "Ferite", un featuring con Jake La Fura, che lo proietta negli onori della scena nazionale: la produzione è affidata a 2ndRoof. Si nota un evoluzione del rapper, che nel 2020 ritorna con il freestyle "Zlatan", un brano da più di un milione e mezzo di visualizzazioni. Nel frattempo il prossimo 16 ottobre uscirà il suo nuovo Ep "Perif", composto da quattro brani e che verrà accompagnato anche dall'omonimo documentario, diretto dallo storico regista del rap italiano Fabrizio Conte.

Rondodasosa

Rondo Da Sosa è uno dei personaggi più enigmatici della scena rap milanese in questo momento, forse quello con più visibilità tra gli artisti proposti. Per lui si sono mossi in tanti, da Lazza che lo ha chiamato nel suo Ep "J" nella traccia "Slime" a Capo Plaza e Shiva che saranno presenti nel suo Ep "Giovane Rondo" che uscirà il prossimo 16 ottobre. Rondodasosa è un ragazzo di San Siro che ha ottenuto visibilità nei modi più vari. Dopo la salita alle cronache per gli incidenti con il rapper romano Gallagher, figlio di una contesa a metà tra Instagram e la vita reale, Rondodasosa ha ottenuto molta visibilità con il suo primo brano pubblicato nel 2020 "FreeSamy". L'escalation incomincia con "Leggenda", un brano introspettivo che sembra dettare una diversa chiave di lettura ai suoi testi. L'influenza della drill americana, l'apparente somiglianza nella struttura vocale all'artista americano Pop Smoke, scomparso negli scorsi mesi, lo celebrano come uno degli artisti da tenere d'occhio della nuova generazione. A questo si aggiunge il clamore mediatico per i due brani "Face to Face" e "Louboutin" con Vale Pain, due successi da quasi 20 milioni di visualizzazioni su Youtube.

Vale Pain

Il più giovane del gruppo, ma anche il più produttivo. Vale Pain classe 2002, di origine peruviane, ha incominciato nel 2018 a pubblicare su Youtube i suoi primi brani, i singoli "Idol" e "Banlieue", dalle chiare risonanze al cloud rap francese. Il suo tono melodico lo allontana e lo differenzia dagli altri 3 rapper della zona San Siro, e a questo si aggiunge anche una completa e totale dedizione al lavoro che si trasforma nel 2019 in "Goleador". L'album ha un buon riscontro per l'esordiente, soprattutto con i brani "Senza te" e "Pana" che raggiungono i tre milioni di stream su Spotify. Nel febbraio 2020 pubblica su Spotify il suo secondo progetto "2020", che contiene "Shotta", "Attraverso la tempesta", "Belvedere" ed "Untouchable" con Rondososa, 4 singoli che lo porteranno ad entrare in "Bloody Vinyl 3", l'ultimo progetto in casa Machete. Con lui nella traccia "Omg", la storia del rap italiano Guè Pequeno.

Villabanks

La diffusione dell'hip hop dal 2016 in poi ha portato il genere ad allargarsi, a contaminarsi con diversi generi, creando sonorità diverse in cui artisti riescono a proporre una varietà di contenuti, fino ad allora mai sperimentata. Dal 2016 in poi, il successo non è arrivato solamente per chi aveva un maggior talento nella scrittura, ma anche per chi riusciva a diversificare il suono, lasciandosi influenzare anche da culture diverse. Villabanks potrebbe essere uno dei prototipi di questi ultimi anni di diversificazione culturale, un ragazzo cresciuto tra Milano, Lione e Firenze, in grado di unire le maggiori tendenze europee e latine. A questo si unisce un'arte provocatoria nella scrittura e nell'interpretazione dei brani che lo ha portato al limite della censura, come nel caso del video di Kardashian, pubblicato e cancellato dalla policy di Instagram a causa delle violazioni sulle nudità. Il video è stato poi pubblicato sul sito porno Pornhub.com, operazione che ha portato l'artista ad essere menzionato anche nelle cronache nazionali. Il suo ultimo anno è stato molto produttivo, anche oltre l'uscita dei singoli. Dal primo album uscito nel settembre 2019 "Non lo so", Villabanks ha pubblicato negli ultimi mesi altri due progetti: dopo pochi mesi da "Non lo so" pubblica il secondo album "Quanto manca" con la collaborazione anche del fenomeno virale Bello Figo, invece il 30 settembre scorso esce "El puto mundo", disco che vede la collaborazione di Capo Plaza e Rosa Chemical.

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