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Festival di Sanremo 2019

Achille Lauro, voi dite plagio a Smashing Pumpkins, io ispirazione a King Krule, ma a chi frega?

“Rolls Royce” è la canzone con cui Achille Lauro è salito sul palco del 69° Festival di Sanremo. Un pezzo che a differenza di quanto si potesse pensare alla vigilia della kermesse, tralascia la parte più trap, appoggiando le fondamenta su un rock che ha ricordato i ’90. Per qualcuno, tra l’altro, li ha ricordati anche troppo.
A cura di Francesco Raiola
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Achille Lauro (LaPresse)
Achille Lauro (LaPresse)
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Questa canzone mi ricorda qualcosa? È una delle frasi più ricorrenti, probabilmente, per chi, ogni anno, guarda il festival di Sanremo e anche quest'anno non fa eccezione. Se nel 2018 il "caso" "Non mi avete fatto niente" la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro divenne, appunto, un caso quest'anno di eventi del genere non ce ne sono, ma la rincorsa al plagio è già partita e siamo sicuri che crescerà di volta in volta. Uno dei più colpiti è stato Achille Lauro, il rapper romano che sul palco del Teatro Ariston ha portato "Rolls Royce", un brano dalle cadenze rock che ha spiazzato chi da lui si aspettava la trap, genere con cui si è contraddistinto in questi ultimi anni.

"1979" degli Smashing Pumpkins

Ieri qualcuno ha notato una certa somiglianza tra la sua canzone e uno dei capolavori del rock mondiale, ovvero "1979" degli Smashing Pumpkins. La canzone di Lauro ha sicuramente qualche somiglianza con quella della band capitanata da Billy Corgan, ma dalla somiglianza all'accusa di plagio ci passa almeno un Tribunale. Tralasciando la storia delle note che sono sette, è normale che in un artista si cerchi sempre l'originalità, ma è anche vero che da che mondo e mondo gli artisti traggono ispirazione anche da altri artisti, a volte in maniera esplicita, come nel caso dei sample del rap, altre in maniera più velata, citando in qualche passaggio musicale e o nel testo.

Le somiglianze con King Krule

Insomma, se provaste ad ascoltare "Easy Easy", brano più famoso di un cantante che si chiama King Krule e che in due anni si è ritagliato uno spazio importante di pubblico e un piccola acclamazione dalla critica, forse rimarrete anche più esterrefatti di quanto fatto ascoltando gli Smashing Pumpkins. I rimandi di "Rolls Royce" sembrano ancora più evidenti ed è difficile credere che Boss Doms e Frenetik&Orang3, ovvero i produttori del pezzo, non ne siano rimasti colpiti. Definirlo plagio pare azzardato, definirla ispirazione potrebbe sicuramente portare a qualcosa di più sensato, resteremo col dubbio, ma vedere quelle ispirazioni sul palco del Festival fa piacere, alla faccia di quell'enorme punto interrogativo che è "la canzone sanremese".

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