Accuse a Michael Jackson: “Allarme per difendersi mentre abusava dei minori”

Ancora rivelazioni e accuse a Michael Jackson a 4 anni dalla sua scomparsa. A farle, ancora una volta, Wade Robson, l'uomo che accusa il cantante di aver abusato di lui agli inizi degli anni '90, quando aveva 7 anni. Questa volta sostiene che il cantante faceva tutto il possibile per evitare di essere colto sul fatto, arrivando addirittura a istallare un allarme che scattava quando qualcuno si avvicinava alla sua camera da letto.
A darne la notizia il sito TMZ che segue molto da vicino tutta la faccenda "Jackson". A volte, dice il sito, citando Robson, il cantante arrivava a mettere anche un cartello "Non disturbare". Proprio pochi giorni fa altre due rivelazioni avevano messo altra carne a cuocere riguardo al processo. La prima quando il figlio Prince aveva rivelato lo stato di ansia del padre nei suoi ultimi giorni di vita, accusando l'etichetta AEG di fargli enormi pressioni in preparazione dello show londinese che, però, non vide mai vita a causa della morte del cantante. La secondo, invece, quando un anonimo, intervistato dal Sunday Times aveva dichiarato di essere in possesso di documenti che proverebbero che MJ "avrebbe pagato almeno 35 milioni di dollari a due dozzine di teenager".