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80 anni di Mina, la stella più grande che intere generazioni amano senza averla mai vista

In un mondo iperconnesso, ipertecnologico, in cui tutto è visibile, fa impressione che intere generazioni non abbiano mai potuto vedere “dal vivo” Mina. La cantante, che compie 80 anni il 25 marzo, è senza dubbio la più grande voce che l’Italia abbia conosciuto e nonostante la sua assenza dalle scene è costantemente presente nella vita di tantissime persone.
A cura di Francesco Raiola
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In un mondo iperconnesso, ipertecnologico, in cui tutto è visibile, fa impressione che intere generazioni non abbiano mai potuto vedere "dal vivo" Mina. La cantante, che compie 80 anni, è senza dubbio la più grande voce che l'Italia abbia conosciuto, artista amatissima, popolarissima in tutto il mondo che, come ormai noto, a un certo punto decise di ritirarsi. Quando era all'apice del successo disse basta e non è mai venuta meno a quella promessa, restando invisibile, almeno nel corpo, da quel 23 agosto del 1978 quando per l'ultima volta si esibì dal vivo a Marina di Pietrasanta. Un isolamento che, ovviamente, è solo fisico, perché negli anni Mina è stata più presente che mai.

In tanti, anche nelle generazioni che non l'hanno mai potuta vedere, se non nelle teche Rai o su Youtube, hanno aneddoti legati a lei, tutti hanno momenti legati alla sua voce o a qualche sua canzone, a un video visto assieme ai genitori o scovato per caso. Mina è sempre presente nelle nostre menti, e lo è anche nel mercato discografico, tra ristampe e album nuovi. Ogni volta che si parla di lei è un evento, ogni album nuovo, ogni volta che la sua voce torna – fantastica anche oggi – a farsi sentire, sembra essere in un tempo a parte. Una grandezza enorme al punto da riuscire a tenere lontana da sé il gossip pruriginoso, i paparazzi appostati a Lugano per fotografarla. A nessuno – pochi, insomma – interessa scovare foto della cantante, a meno che qualcuno a lei vicina non decide di giocare un po' con quel mistero, come avvenuto qualche mese fa quando la figlia postò su Instagram una foto che la vedeva guardare video musicali con il genero.

Mina, che ha cantato canzoni sulla quotidianità dell'amore, ma anche su quello finito e tormentato, il sesso (L'importante è finire), ma anche pezzi pregevoli e forse meno noti, come "Sognando", un brano scritto da Don Backy che parla di donne sole e manicomi: "Me ne sto lì seduta e assente, con un cappello sulla fronte e cose strane che mi passan per la mente", senza scomodare pietre miliari come "Portati via", "La voce del silenzio", "Se telefonando", "Le mille bolle blu", "Amor mio", "Acqua e sale" o "Volami nel cuore". Amatissima dalle nuove generazioni, certo, di un amore che lei ricambia costantemente. Il figlio Massimiliano Pani, che è anche suo produttore, la racconta come una donna curiosissima di quello che avviene nel mondo musicale – e chi non rimase quantomeno spiazzato quando rifece "Dentro Marilyn" degli Afterhours -, sempre alla ricerca di un autore o di una canzone adatta, indipendentemente da chi la scrive.

Senza, ovviamente, farsi mancare il gusto di poter duettare con amici e grandi artisti italiani. Impossibile dimenticare i due album con Adriano Celentano, due album che hanno segnato numeri non facilissimi da fare, sia in un mercato musicale come quello del 1998, quando uscì il primo dei due capitoli, sia quando uscì il secondo "Tutte le migliori", nel 2017, quando il mercato discografico era completamente diverso. E dopo una partenza diesel, l'album è diventato il più venduto dell'anno. Fino all'ultima uscita quella dello scorso anno con Ivano Fossati, una delle penne più importanti della musica italiana. Invisibile ma sempre presente, per fortuna.

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