YouTube mostra i muscoli alle etichette con miliardi di visualizzazioni
‘Parlare a nuora affinché suocera intenda'. Da questo detto popolare si potrebbe trarre il riassunto di quello che sta accadendo nel mondo dell'industria musicale nei giorni in cui Spotify e YouTube annunciano vari record di visualizzazioni/streaming. Insomma, il record è tale perché segna un primato, e dà la possibilità di farsi notare. Nei giorni scorsi YouTube ha annunciato che ‘See You Again‘, canzone cantata da Wiz Khalifa, dedicata a Paul Walker, e colonna sonora di ‘Fast and Furious 7' era la decima di sempre ad abbattere il muro del miliardo di visualizzazioni. Una notizia che può essere letta come una semplice curiosità o approfondita come hanno fatto alcuni dei giornalisti americani più sensibili all'argomento. La curiosità nasce dall'andamento delle visualizzazioni negli ultimi mesi e come sono cambiate rispetto agli anni precedenti.
Il miliardo di YT e i 500 mln di Spotify
Guardando i dati, come nota Peter Kafka su Re/Code, infatti, sui dieci video che hanno superato il ‘Billion', 8 lo hanno fatto negli ultimi sei mesi mesi. A questo si aggiunge la notizia rilasciata ieri da Spotify, per cui ‘Thinking Out Loud' di Ed Sheeran è stata la prima ad aver raggiunto i 500 milioni di streaming, raggiungendo un risultato importante per l'azienda svedese, un po' come quando YouTube annunciò il miliardo raggiunto dal ‘Gangnam Style' di Psy. Quanto ci metterà a raggiungere il miliardo di streaming? Sarà lei a farlo? Insomma, sui numeri, ovviamente, si gioca una buona fetta dei soldi ricavati, che deriva, certo, dalla pubblicità, dagli abbonamenti, ma anche dalla contrattazione con le etichette.
L'incremento dei video di Facebook
Chissà se questo incremento di visualizzazioni su YouTube si deva anche – come qualcuno ha fatto notare – all'incremento che i video su Facebook hanno avuto negli ultimi mesi, andando a minare la supremazia dell'azienda griffata Google. Solo un anno fa Digiday spiegava, riportando le parole di un analista di eMarketer che non era così e che ‘non tutti vedevano la crescita di Facebook come una minaccia a YouTube. Quella crescita era in aggiunta a e non al posto di YouTube' dal momento in cui YouTube rimaneva la destinazione preferita di coloro che cercassero video online. Nel luglio scorso, però, Billboard riportava che Facebook stava cercando di togliere visualizzazioni a YouTube cercando di stringere accordi con le major.
Le negoziazioni tra Youtube e le Major
Insomma, cosa sta succedendo? Perché quella frase iniziale? Perché ovviamente la guerra pare si giochi tutta là, soprattutto nel momento in cui Google è arrivata al punto da dover rinegoziare gli accordi con le etichette. E così mostrare i muscoli è un ottimo modo per far capire chi comanda ancora. Ma sarà un futuro di battaglia anche perché, come continua Kafka, nessuna delle parti è soddisfatta dell'altra e chissà che a trarne benefici non possa essere ancora lo streaming, vera rivoluzione di questi ultimi anni:
Queste negoziazioni saranno molto interessanti, perché entrambe le parti sono scontente l'una dell'altra. Le etichette pensano che YT non gli dia abbastanza soldiper tutti i contenuti gratuiti che procurano agli utenti, e YouTube pensa che le etichette siano guidate da pazzi avari.