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Vasco Rossi resta in clinica per un periodo non brevissimo

Paolo Guelfi, Direttore sanitario della clinica Villalba al Bologna in cui è ricoverato Vasco Rossi, annuncia che il rocker non sarà dimesso a breve. Prima bisognerà riattivare una terapia che rende necessario un prolungamento della degenza.
A cura di Stefania Rocco
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Paolo Guelfi, Direttore sanitario della clinica Villalba al Bologna in cui è ricoverato Vasco Rossi, annuncia che il rocker non sarà dimesso a breve

Il ricovero di Vasco Rossi a Bologna è destinato a proseguire ancora per qualche tempo. Il rocker, contrariamente a quanto era emerso nelle ultime ore, non sarà dimesso a breve nonostante i suoi siano solo controlli di routine. A sciogliere il riserbo, o almeno una parte di esso, sulla questione è Paolo Guelfi, Direttore sanitario della clinica Villalba a Bologna. Attraverso il bollettino medico diramato proprio in queste ore, il medico che sta seguendo Vasco Rossi spiega che:

Dagli accertamenti eseguiti è emersa la necessità di riattivare una terapia di non brevissimo periodo che implica un prolungamento della degenza.

Nessuna complicazione, però. Le condizioni di salute di Vasco rimangono stazionarie ed è solo per tranquillizzare i fan e concedere informazioni alla stampa sempre più interessata alla vicenda che la portavoce del musicista Tania Sachs ha deciso di rendere pubblico il bollettino medico che continua:

Tutti i pazienti sono per noi uguali e perciò importantissimi e richiedono doverosamente rispetto della privacy e della tranquillità che si deve ad un luogo di cura, pur riconoscendo la professionalità degli operatori dei media. Ogni ulteriore significativa variazione verrà tempestivamente comunicata.

Degenza prolungata dunque per Vasco che dovrà rimanere ancora sotto stretta osservazione dei medici per un tempo che non è ancora possibile definire con precisione. Le condizioni di salute di Blasco, tuttavia, continuano a destare una certa preoccupazione tra le file dei fan che attendono con ansia aggiornamenti sul loro idolo, magari proprio attraverso quella frequentatissima pagina Facebook che da qualche giorno è diventata muta.

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