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Vasco Rossi porta 60 mila persone nell’astronave per la prima del Live Kom 015

È partito da Bari il Live Kom 015, nuovo tour di Vasco Rossi che toccherà 8 città per 14 concerti totali in giro per l’Italia. Ultimi brani, ma tantissimi successi nella seconda parte del live per il rocker più amato d’Italia.
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Ha 63 anni, ma fermarlo pare un'impresa. Vasco Rossi aveva promesso uno show speciale e stando alla prima data di Bari, pare aver mantenuto quella promessa. Ormai è una macchina il Komandante, un rullo compressore, avvolto, per questo Live Kom 015 da un'astronave partita ieri dallo Stadio San Nicola di Bari, per atterrare in 8 città per 14 concerti totali. Aveva promesso fuoco e fiamme e un concerto diverso da quello degli scorsi anni, ma che avrebbe, almeno nell'attitudine, ripercorso quelli della scorsa estate, votati a quel heavy metal che aveva fatto storcere il naso a qualche non-fan del cantante. Ma non ai suoi fan, che negli anni hanno accolto a braccia aperta qualsiasi cambiamento (e non sono stati pochi), tutte le svolte e i cambiamenti di pelle del rocker italiano per antonomasia.

E così ben venga un concerto più duro, con la batteria di Will Hunt, il basso di Claudio "Gallo" Golinelli e le chitarre di Stef Burns e Vince Pastano, a bissare le sonorità dello scorso anno e a fare da contrasto a un'identità più intimistica dell'ultimo Vasco. Migliaia di fan (erano 60 mila all'interno dello stadio) hanno affollato molte ore prima l'ingresso dello Stadio pugliese, aspettando l'apertura dei cancelli e del concerto, con il fanclub che ha potuto anche partecipare al soundcheck.

Alle 21, circa, poi l'apertura trionfale sulle note di Dmitrij Shostakovich e della colonna sonora che scrisse per il film Zoya. Il palco è maestono, con led e passerelle per raggiungere il suo pubblico e il Komandante non si ferma un attimo, nei suoi pantaloni di pelle, giacca nera e l'immancabile cappellino. Le cose in chiaro le mette subito con ‘Sono innocente', singolo di lancio dell'omonimo album e dichiarazione d'intenti, seguito da ‘Duro incontro' e ‘Deviazioni'. La prima parte della scaletta si è basata più sulle canzoni dell'ultimo album, mentre la seconda parte è stata dedicata ai successi storici, alcuni riassunti anche in un medley: da ‘Stupendo' a ‘C'è chi dice no', passando per ‘Stupendo', ‘Rewind', fino al poker finale con ‘Sally', ‘Vita spericolata', ‘Siamo solo noi' e ‘Albachiara'.

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