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SIAE sblocca i diritti della canzone ‘Mio fratello’ di Biagio Antonacci dopo l’accusa di plagio

Nelle scorse settimane, Biagio Antonacci è stato accusato di plagio da Lenny De Luca. Quest’ultimo sostiene che il brano dell’artista ‘Mio fratello’ presenti delle analogie melodiche con la sua canzone ‘Sogno d’amore’. SIAE ha bloccato i diritti d’autore del brano ‘Mio fratello’. In queste ore, però, il Consiglio di Gestione ha comunicato lo sblocco.
A cura di Daniela Seclì
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Nelle scorse settimane, Biagio Antonacci è finito suo malgrado al centro della polemica quando l'artista Lenny De Luca lo ha accusato di plagio. Secondo l'uomo ci sarebbe una certa coincidenza nella melodica e nel ritornello del suo brano ‘Sogno d'amore' e di quello di Antonacci ‘Mio fratello‘ contenuto nell'album ‘Dediche e manie'. La SIAE aveva deciso di bloccare i diritti della canzone ‘Mio fratello' “fino alla risoluzione definitiva della controversia". In questi giorni, tuttavia, la situazione ha avuto una evoluzione.

‘Mio fratello', SIAE sblocca i diritti d'autore

In un comunicato, SIAE ha fatto sapere di aver sbloccato i diritti d'autore per il brano di Biagio Antonacci ‘Mio fratello': "Il Consiglio di Gestione Siae il 17 settembre su proposta del direttore generale, accertato che la propria delibera dello scorso 28 maggio con la quale veniva deciso l'accantonamento risultava emessa in assenza dei presupposti necessari alla concessione di tale provvedimento, ne ha disposto la revoca".

Informazione lesiva dell'immagine di Biagio Antonacci

Il Consiglio di Gestione, inoltre, ha espresso il proprio dispiacere per il diffondersi di una notizia (quella del blocco dei diritti d'autore per il brano ‘Mio Fratello' di Biagio Antonacci a seguito dell'accusa di plagio), destinata a rimanere riservata e dunque di competenza delle sole persone implicate nella vicenda. La sua diffusione, peraltro in una maniera che viene indicata come "imprecisa", ha rischiato di rivelarsi lesiva per l'immagine professionale di un artista stimato come Biagio Antonacci:

"Il Consiglio di Gestione ha espresso il proprio rammarico per la diffusione di tale informazione imprecisa e fortemente lesiva dell'immagine del maestro Biagio Antonacci, considerato che la stessa era coperta da privacy, in quanto destinata unicamente agli interessati".

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