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Selena Gomez: ‘Tutti pensavano stessi in rehab ma facevo la chemio’

Selena Gomez, in uscita co, suo nuovo album, ha dato un’intervista a Billboard in cui spiega che la sua scomparsa qualche anno fa non fu dovuta alla riabilitazione come qualcuno fece pensare ma alla chemio a cui dovette sottoporsi.
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Le voci che Selena Gomez avesse fermato il tour in Australia del 2013 per colpa di una malattia, il lupus, cominciarono a girare fin da subito tra le riviste specializzate e i siti (come riportò anche Fanpage.it). Ma quelle voci rimasero tali, dal momento che la popstar americana non si era mai espressa sull'argomento, almeno fino ad oggi quando dalle colonne di Billboard ha spiegato che sì, ha dovuto sottoporsi a chemio, causa della sua scomparsa e non il rehab per motivi di abusi che qualche maligno fece intendere all'epoca in cui la ragazza frequentava il bad boy del pop mondiale, Justin Bieber. La dichiarazione fa parte di un'intervista lunga data a Billboard che l'ha messa sulla copertina del prossimo numero, in cui la cantante affronta svariati argomenti, compresi l'uscita del suo ‘Revival' che uscirà domani e anche la sua malattia.

Il tour seguiva l'uscita di Stars Dance e venne fermato perché la cantante spiegò semplicemente di avere bisogno di prendersi un po' di tempo per sé. In riabilitazione ci andò, ma non per quello che pensarono i giornali bensì per curarsi dal lupus:

Mi fu diagnosticato un lupus, e ho dovuto affrontare una chemioterapia. È il vero motivo del mio stop. Avrei potuto avere un colpo.

Si sentiva a disagio, dopo, quando dovette riaffrontare il mondo che conosceva, perché assalita da sguardi curiosi

Avrei voluto tantissimo dire ‘Ragazzi voi non avete idea. Sto facendo la chemio, siete degli stron*i. Ero arrabbiata ho quasi sentito il bisogno di dirglielo veramente. È strano camminare in un ristorante ritrovandosi l'intera sala che ti guarda, sapendo quello che stanno dicendo. Mi sono chiusa in un istituto finché non mi sono sentita a mio agio un'altra volta.

Il dispiacere, ha continuato, è anche nel fatto che lei cerca di essere gentile con tutti, mentre gli altri sono stati molto scorretti:

Lavoro da quando ho 7 anni, sono ambasciatrice Unicef da quando ne ho 17 e non è bello essere diventata una storia da gossip. Ma l'odio mi ha motivato.

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