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Robbie Williams si scusa per il dito medio ai Mondiali 2018: “Non posso fidarmi di me stesso”

Robbie Williams spiega i motivi del dito medio alzato di fronte alle telecamere in occasione della cerimonia di apertura dei Mondiali in Russia 2018. “Non posso fidarmi di me stesso, non so mai che cosa farò” commenta il musicista inglese, scusandosi parzialmente per quel gesto poco elegante e per le polemiche a esso seguite.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistato nel corso della trasmissione televisiva inglese This Morning, Robbie Williams ha spiegato, o almeno ha tentato di farlo, le motivazioni di quel dito medio alzato di fronte alle telecamere in occasione della cerimonia d’apertura dei Mondiali di calcio in Russia 2018. Ospite d’onore dell’evento, è stato proprio ilo musicista inglese ad aprire le danze con una performance canora conclusasi nel peggiore dei modi: quel dito medio senza ragioni apparenti.

Un problema che nasce da lontano

L’ex Take That ha attribuito alla forte pressione quanto accaduto nel corso della cerimonia d’apertura dei mondiali. Non c’era alcuna protesta dietro quel dito medio, nessuna denuncia da introdurre in maniera tanto plateale: “Non sapevo cosa fare e quindi ho fatto una specie di conto alla rovescia personale”. L’uomo, che si era già lamentato in passato di avere avuto difficoltà a contenersi, ha aggiunto: “Non so mai cosa farò, in determinate situazioni non mi passa assolutamente nulla per il cervello”.

Le motivazioni di quel gesto

Pare che a pesare sulla sua ansia da prestazione scaricata solo da quiche istante fosse il fatto che mancava meno di un minuto al fischio di inizio: “Ero sotto pressione, mancava solo un minuto prima che il match iniziasse. Non sapevo cosa fare, e quindi mi sono limitato a fare una specie di mio conto alla rovescia prima dell’inizio”. Poi, in un impeto di sincerità non insolito, ha ammesso: “Non posso fidarmi di me stesso. Non so mai cosa farò. In certe situazioni non mi passa assolutamente nulla per la testa. C’è un blocco tra me e le mie percezioni, magari faccio qualcosa e cinque minuti dopo sono lì che mi chiedo cosa ho fatto”. Difficile capire se tali spiegazioni basteranno al pubblico a perdonarlo. Certo è che adesso quanto accaduto acquista un significato differente.

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