Robbie Williams ha dedicato Angel alla fan morta sugli spalti del suo concerto a Sidney
Lo scorso 16 novembre, durante il concerto di Robbie Williams a Sidney, una donna di circa 70 anni di nome Robyn Hall è caduta dagli spalti, provocandosi ferite evidenti. La donna, trasportata all'ospedale municipale Salgado Filho sarebbe morta poi dopo quattro giorni. Nelle scorse ore, l'autore britannico ha deciso di dedicarle una canzone sul palco di Melbourne: si tratta della celebre Angel. Prima di eseguire il brano, Williams ha voluto parlare al pubblico accorso al Melbourne Rectangular Stadium, chiamato anche AAMI Park: "Ho sentito la notizia, la tragica notizia, che una fan è morta in un incidente dopo lo spettacolo a Sydney e sento che dopo tutti questi anni, io sono voi e voi siete me: noi siamo l'un l'altro quando ci riuniamo".
La dedica alla fan scomparsa con Angel
Williams si è preso un paio di secondi di pausa sul palco, spezzati dall'applauso del pubblico, prima di concludere: "Quindi, quando succede qualcosa del genere, mi si spezza il cuore. Ci ho pensato moltissimo, e ci ho pensato per tutto lo spettacolo stasera. Voglio solo ringraziarti di cuore e tanto amore, da me e la mia band a Robyn e alla famiglia di Robyn". La dedica è proseguita, con l'invito di Robbie Williams al pubblico di cantare insieme a lui "una grande canzone e stasera questa è per lei". Le note provenienti dalla band sono quelle di Angel, uno dei singoli più fortunati nella discografia di Williams, pubblicato nel 1997 e contenuto nell'album d'esordio solista Life thru a lens.
Il docu-film su Netflix Robbie Williams
Il tour di Robbie Williams in Australia si chiuderà proprio a Melbourne nelle prossime ore, dopo 10 date che hanno attraversato città come Sidney, Adelaide e Sirromet Wines. Nel frattempo, solo una settimana fa, è stata pubblicata su Netflix una docuserie omonima a lui dedicata, diretta da Joe Pearlman e prodotta da Asif Kapadia, premio Oscar per Amy – The girl behind the name, docufilm sulla vita di Amy Winehouse. Le quattro puntate raccontano 30 anni di backstage di carriera, dai suoi primi passi a 16 anni con i Take That alla depressione, una compagna di vita a cui si legano le dipendenze da alcol, farmaci e steroidi. Nella serie anche il racconto dell'incontro con sua moglie Ayda Field e dei quattro figli Theodora, Charlton, Colette e Beau.