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“Potrebbe essere il tuo ultimo concerto”: Peso Pluma minacciato di morte dai cartelli messicani

Sono apparsi sui ponti di Tijuana, in Messico, degli striscioni con minacce di morte nei confronti di Peso Pluma, cantante messicano protagonista agli VMA 2023 con Ella Baila Sola.
A cura di Vincenzo Nasto
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Peso Pluma 2023, foto di Dia Dipasupil per Getty Images
Peso Pluma 2023, foto di Dia Dipasupil per Getty Images

Aver debuttato sul palco degli VMA 2023 con il brano Lady Gaga ed esser stato premiato come la rivelazione del 2023 dopo il successo di Ella Baila Sola e dell'album Genesis, ha acceso i riflettori, se ancora ce ne fosse bisogno, su Peso Pluma. L'artista messicano, che negli scorsi mesi aveva raccolto il testimone da Shakira per l'episodio successivo del format Bizarrap, ha ricevuto nelle scorse ore delle minacce dal cartello messicano Jalisco New Generation. Su dei manifesti apparsi a Tijuana, dove il cantante si dovrebbe esibire il prossimo 14 ottobre all'Estadio Caliente, sono apparse delle minacce di morte nei suoi confronti.

"Questo va a Peso Pluma, non presentarti il 14 ottobre perché potrebbe essere il tuo ultimo spettacolo a causa delle tue mancanze di rispetto e della tua lingua lunga. Presentati e ti distruggeremo". In totale sono stati affissi quattro cartelloni sui ponti della città e secondo il notiziario messicano Punto Norte, sarebbe già stato arrestato un uomo di 43 anni, in possesso di uno degli striscioni. Negli ultimi mesi, Peso Pluma è diventato l'artista più rappresentativo del Paese, in grado di portare la musica corridos tumbados – una versione contemporanea della ballad messicana influenzata dall'hip-hop, e narcocorridos, un sottogenere sul traffico di droga e sulla violenza – al primo posto della Hot 100 Billboard.

Ma cosa avrebbe infastidito il cartello Jalisco New Generation? I continui riferimenti al cartello di Sinaloa, come in Gàvilan II, contenuta nel suo ultimo album Genesis. Nel brano, in stile narcorridos, raccontano la vita dal punto di vista dei membri dei cartelli di Sinaloa, descrivendo anche la battaglia di Culiacán, un'operazione militare fallita per catturare Ovidio Guzmán López, figlio del trafficante Joaquín El Chapo Guzmán.

Alla vicenda, si sono aggiunti i commenti del sindaco di Tijuana, Montserrat Caballero Ramírez, riportati dal portale Punto Norte: "Questi giovani cantanti cantano di reati e non possono far finta di chiedere scusa a chi li ascolta, pensando di ricevere solo apprezzamenti. Alcune volte ci sono delle conseguenze e qui le conseguenze sono chiare. Vorrei che i giovani della nostra città capissero questo tipo di conseguenze: questo tipo di musica non porta solo i soldi e la presenza televisiva".

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