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Pierdavide Carone: “Parlate dei cantanti in crisi invece che di quella co*liona da Mondello”

Dopo Ermal Meta anche Pierdavide Carone è tra coloro che hanno voluto prendere la parola per stigmatizzare l’attenzione data alla signora di Mondello – Angela Chianello – che dopo il tormentone estivo del “Non ce n’è coviddì” sta cercando di sfruttare l’onda della popolarità per monetizzare in altri modi, nel caso specifico con un brano anti-Covid.
A cura di Redazione Music
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Dopo Ermal Meta anche Pierdavide Carone è tra coloro che hanno voluto prendere la parola per stigmatizzare l'attenzione data alla signora di Mondello – Angela Chianello – che dopo il tormentone estivo del "Non ce n'è coviddì" sta cercando di sfruttare l'onda della popolarità (alimentata anche dalla tv) per monetizzare in altri modi. E così, nei giorni scorsi è stato annunciato il video di una canzone anti Covid mentre il sindaco di Palermo annuncia una strage. La notizia, che fa più costume che altro, ha innervosito qualcuno perché – non a torto – toglie spazio a chi forse ne meriterebbe di più, quel "ceto medio della musica" che Pierdavide Carone fotografa molto bene.

La critica di Carone

Il cantante, infatti, è intervenuto su Twitter per lamentarsi, a ragione, dello spazio dato alla signora a scapito di chi, invece, la musica la ama e la fa per mestiere. Meta era stato uno dei primi a criticare e commentare con un "Che pena infinita", pur senza mai far riferimento all'oggetto della sua critica, mentre Carone la nomina proprio per sottolineare il suo fastidio. Ma il cantante fa un discorso che, seppur costretto dalle gabbie di Twitter, è molto chiaro: "C’è un ceto medio nella musica, non ancora big da poter avere spazi radio-TV importanti, non più giovane da poter avere spazi radio-TV loro dedicati. C’era solo un cuscino per loro, la festa di piazza, ora non c’è più nulla. Parlate di loro invece di quella cogliona di Mondello".

Il ceto medio degli artisti

Carone fa parte di quel ceto medio, di quegli artisti, cioè, che senza essere grandi abbastanza da poter avere prime serate dedicate o spazi in contenitori generalisti – dal momento che, ricordiamolo, gli spazi in tv per la musica sono ridotti all'osso – e che oggi affrontano anche la crisi dei live che subiscono un'ombra che si fa sempre più lunga, anche per colpa del Covid. Quegli artisti che trovavano spazi anche nelle feste di piazza, che d'estate danno musica e colore a tante città italiane, e che con la fine dei live hanno perso anche quella vetrina (e quella fonte di guadagno). E Carone, comunque, è uno di quelli che nella vita non sta affatto fermo.

Chi è Pierdavide Carone

Alunno di Amici di Maria De Filippi, Carone, come noto, è stato un pupillo di Lucio Dalla, che lo volle sul palco di Sanremo con lui per cantare "Nanì" – era il 2012 -, in una delle ultime esibizioni prima della sua scomparsa. Nel tempo, però, il cantante ha continuato a pubblicare, trovando ottimi riscontri grazie a "Caramelle", la canzone che lo vide duettare con i Dear Jack in un brano che fu scartato a Sanremo 2018, ma che riuscì comunque a farsi spazio tra critica e pubblico e con "Forza e coraggio", canzone pubblicata lo scorso maggio e che lo stesso cantante definì "un inno alla resilienza che nasce dall’urgenza del cantautore di parlare di un momento di grande difficoltà che ha segnato la sua vita più recente, costringendolo ad un periodo di silenzio artistico"

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