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Pausini e la lite in spiaggia: “La lettera della signora è una patacca”

Il caso della lite in spiaggia della Pausini era diventata per molti notizia da prima pagina, soprattutto con la versione della signora accusata dalla cantante che avrebbe inviato una lettera a Repubblica per dare la propria versione. Pare, però, che quella lettera non sia vera.
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Comincia ad attorcigliarsi su se stessa la vicenda della lite in spiaggia che ha coinvolto Laura Pausini, la quale su Facebook aveva dato della "cafona" a una vicina di ombrellone che l'aveva criticata in maniera infondata. Questa mattina scrivevamo

"Come fare a trasformare una semplice discussione da spiaggia in un caso da quotidiani nazionali. Semplice, basta che un personaggio famoso riferisca su Facebook (o Twitter) un accadimento – se polemico, ancora meglio – e la notizia è fatta."

L'incipit era quello di un pezzo che riferiva della risposta della signora accusata dalla cantante che avrebbe inviato, ieri, una lettera alla cantante dalle colonne di Repubblica, spiegando qual era la sua verità. In questo turbinio di post su Facebook, indignazione, risposte via lettere a Repubblica forse si era un po' perso un po' il punto, ovvero una semplice discussione da spiaggia, che vedendo coinvolta una delle cantanti italiane più note assurgeva a "notizia" (di gossip) musicale. Ma la lettera probabilmente è falsa come ha scritto la stessa Pausini all'interno dei commenti ad un altro suo post pubblicato questa mattina e perso nel mezzo degli altri 1600: "Ho letto la finta dichiarazione della patacca.. Aahhaa la signora vera mi ha chiesto scusa ed è andata via dalla Romagna il giorno dopo..poi.. Io e nessuno della mia famiglia fumiamo.. Poi eravamo 16 persone e abbiamo prenotato 4 ombrelloni.. I ragazzi del mare ci hanno detto che non si aspettavano che io facessi tutto da sola.. L'intervista è falsa.. Inventata da chi? Lo scopriremo!"

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La dichiarazione, quindi, secondo la cantante sarebbe falsa, ma forse ora c'è una risposta alla domanda del commento. Sta girando, infatti, una mail a firma Luther Blissett, un collettivo che fino a qualche anno fa compiva atti di protesta e sabotaggio contro il cortocircuito dell'informazione (da alcune delle persone di quel collettivo sono usciti coloro che hanno formato il collettivo letterario dei Wu Ming) in cui si rivendica la lettera a Repubblica e si accusano i media di aver preso troppo sul serio quella che era una semplice lite da spiaggia. Niente di ufficiale, se di ufficialità è possibile parlare quando si cita Luther Blissett.

La lite, comunque, sembra risolta, quello che c'era da dire è stato detto (forse anche troppo, in effetti), pare che ora si possa (e si debba) andare oltre.

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