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Paul McCartney annuncia “McCartney III”, nato durante il lockdown: “Ho fatto musica per me stesso”

50 anni dopo il primo episodio “McCartney”, il bassista dei Beatles ritorna per la terza volta con una raccolta di inediti composta durante la pandemia di Covid-19. “McCartney III” sarà il 31° album in studio da solista, e seguirà “McCartney II”, pubblicato nel 1980, dopo lo scioglimento della seconda band di McCartney, i Wings.
A cura di Vincenzo Nasto
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Paul McCartney, dopo lo scioglimento dei Beatles, nell'aprile del 1970 pubblica "McCartney", il suo secondo progetto solista dopo "The family way". 50 anni dopo, il bassista ex Beatles e Wings, pubblica il terzo episodio della saga, seguito di "McCartney II" avvenuta nel 1980, dopo lo scioglimento dei Wings, seconda formazione di McCartney dopo i Beatles. "McCartney III" è un progetto scritto e suonato durante il periodo di quarantena, che sarà disponibile in copia fisica e sul digitale dal prossimo 11 dicembre. "McCartney III" potrebbe essere uno degli ultimi progetti della star londinese.

Diviso tra musica e film

Have a very happy Easter – Paul 🌼 #PaulMcCartney #Easter

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50 anni dopo il primo episodio "McCartney", il bassista dei Beatles ritorna per la terza volta con una raccolta di inediti composta durante la pandemia di Covid-19. "McCartney III" sarà il 31° album in studio da solista, un progetto che segue il secondo episodio della serie pubblicato nel 1980, dopo lo scioglimento dei Wings, seconda band di McCartney dopo i Beatles. L'album nasce dall'obbligo di isolamento dovuto alla pandemia e da tanti schizzi musicali lasciati negli anni passati. In pochi mesi l'artista "ha costruito da riprese dal vivo di Paul con la voce e la chitarra o al piano, sovraincidendo il suo basso, la batteria, ecc." come si legge nella nota stampa di presentazione. Un modo anche per riuscire a raccogliere ed interagire con tutta la costruzione sonora del progetto, qualcosa che ha permesso all'artista di distogliere lo sguardo dal momento storico della pandemia: "Vivevo in isolamento nella mia fattoria con la mia famiglia e andavo ogni giorno nel mio studio. Dovevo fare un po' di lavoro su un po' di musica da film e questo si è trasformato nel brano d'apertura e poi, quando è stato fatto, ho pensato: cosa farò dopo? Avevo delle cose su cui avevo lavorato nel corso degli anni, ma a volte il tempo si esauriva e rimanevano a metà, così ho iniziato a pensare a quello che avevo".

La nascita del disco

Come avvenuto per "McCartney" e "McCartney II" – usciti dopo le due esperienze con Beatles e Wings, appunto -, anche quest'album segna un momento importante per il musicista: "Avevo delle cose su cui avevo lavorato nel corso degli anni, ma a volte il tempo si esauriva e rimanevano a metà, così ho iniziato a pensare a quello che avevo. Ogni giorno iniziavo a registrare con lo strumento su cui avevo scritto la canzone e poi, gradualmente, stratificavo il tutto. Ho fatto musica per me stesso. Non avevo idea che il lavoro sarebbe diventato come un album".

Il rimborso per i concerti

Nel frattempo sono iniziate le operazioni di rimborso dei biglietti per i concerti di Paul McCartney che si sarebbero dovuti tenere in Italia, la scorsa estate a Napoli e a Lucca. Annullati a causa del Covid-19, l'artista aveva espresso forti perplessità dinanzi alla scelta dei rivenditori di non rimborsare i biglietti, una querelle che vide anche la partecipazione del primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris. Proprio lo scorso settembre, si è arrivati alla svolta, con le società di promozione che hanno pubblicato il regolamento per i rimborsi economici.

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