Ornella Vanoni: oltre alle canne esiste un patrimonio musicale da (ri)scoprire
In questi ultimi mesi Ornella Vanoni è tornata con prepotenza nell'attualità musicale, e non solo, italiana. Una delle nostre più grandi interpreti, infatti, si è fatta, probabilmente suo malgrado, portavoce di alcune delle istanze più attuali, dall'appoggio delle sardine a quella delle droghe leggere. Con la sua carriera, Ornella Vanoni può anche permettersi di mettere da parte la diplomazia obbligata che caratterizza tanti suoi colleghi e per questo le sue risposte, i suoi tweet e i suoi interventi sono letti quasi come una continua provocazione e non come la voglia di un'artista di comprendere quello che avviene intorno a lei, soprattutto se da un pubblico giovane e la sua presenza su Twitter ne è una delle dimostrazioni.
Marracash, Twitter e le regole da combattere
Negli ultimi giorni, ad esempio, ha postato (il suo social media manager, che ne cura l'immagine sui social) una foto con Marracash, scrivendo "Vanoni e Marracash. Un futuro certissimo", che riprende anche un po' l'immagine postata qualche giorno prima che la vedeva, però, più addentro ai suoi territori, con Stefano Bollani ("Vanoni e Bollani. Un futuro"). Ornella Vanoni non è mai stata una che ha agito all'interno di regole fissate, anzi, e proprio questo l'ha resa uno dei personaggi più importanti della musica italiana. Il suo amore per il Brasile e il jazz, per dire, le hanno creato attorno un mondo tutto da esplorare che si aggiunge, ovviamente, alle sue hit come "L'appartamento" o "Rossetto e cioccolato", e tutte le canzoni che ne hanno fatto un'icona. Non è una caso che Paolo Fresu abbia voluto, nel 2018, proprio il suo bellissimo "Argilla" come primo titolo in catalogo della sua etichetta Tǔk Music Reloaded, dedicata alle ristampe.
La canna prima di dormire e la libertà totale di Ornella Vanoni
Nei giorni scorsi prima ancora dell'appoggio al movimento delle Sardine, ha fatto scalpore un'intervista in cui parlava della sua abitudine di fumarsi una canna prima di andare a dormire. L'ha dichiarato in una intervista a "In arte", programma di Pino Strabioli andato in onda su Rai Tre: "Mi faccio una canna prima di andare a dormire. Un giorno mi hanno fatto fumare una canna, erano anni che non dormivo e quella notte ho dormito. Ho pensato: vuoi vedere che è la mia medicina? Il mio psichiatra dice che va bene: ‘Ormai sono 55 anni che te le fai'. Quindi devo trovare delle badanti che rollano". Una dichiarazione che non era nuova, e che anche Patty Pravo aveva ripreso in passato, scherzandoci, ma che ha avuto una eco enorme. Eco dovuta anche all'immagine appunto che la cantante sta dando, alle gaffe (come quella durante "Una storia da cantare" quando ha interrotto l'esibizione di "Bocca di Rosa" dimenticando di essere in diretta), certo, ma anche alla sua enorme spontaneità che l'ha portata a un ritorno prepotente in televisione.
Il Jazz, la Bossanova e la canzone d'autore
Ma è bene, gaffe e tweet a parte (anche sui social la cantante non si fa mancare critiche e opinioni anche dure), ricordare Ornella Vanoni per le suo opere, per la sua capacità di surfare tra la canzone d'autore italiana, il jazz e la Bossanova (riascoltate, per dire, quel gioiello che è "La voglia, la pazzia l'incoscienza l'allegria", album del 1976 realizzato con il cantautore brasiliano Vinícius de Moraes e il chitarrista Toquinho), con una classe magistrale e una voce che è ormai patrimonio italiano: "Ho una testa libera ormai, completamente a mio agio con me stessa. Sono contenta di aver raggiunto tutto questo" ha detto a Strabioli, e a noi piace così.