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Ornella Vanoni: “Oggi non si sc*** mai, ai miei tempi ci si piaceva e via”

Show di Ornella Vanoni sul palco dell’Auditorium di Roma durante il concerto “Le donne e la musica”. L’artista canta in piedi, accenna qualche passo di danza e si concede più di qualche battuta: “Oggi i ragazzi sono timidi. Meno male che sono nata prima”.
A cura di Stefania Rocco
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È Ornella Vanoni show sul palco dell’Auditorium della Conciliazione a Roma durante il concerto “Le donne e la musica”. Di fronte a un pubblico composto per metà da giovani, Ornella si è esibita in piedi, accennando perfino qualche passo di danza nonostante l’incidente che, due mesi fa, le era costato la rottura del femore costringendola, a 88 anni, a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico e a rimandare la partenza del suo tour. Forte di una ripresa straordinariamente veloce, Ornella è salita sul palco come ci si aspettava facesse. Dopo il debutto con il brano “Ornella si nasce”, l’artista è rimasta in piedi per l’intero concerto, dimostrando le doti da animale da palco che hanno contribuito a fare di lei un artista in grado di riunire di fronte a sé un pubblico tanto eterogeneo, diverso per cultura, formazione ed età.

La battuta di Ornella Vanoni: “Mi dicono che i ragazzi sono timidi”

Sul palco de “Le donne e la musica”, Ornella si è concessa più di una battuta in stile Vanoni. Come quella sui giovani e il sesso: “Oggi le ragazze mi dicono che i ragazzi sono tutti timidi, insicuri… Non si sco** mai! Ai miei tempi ci si incontrava, ci si piaceva e via. Meno male che sono nata prima”.

Ornella Vanoni sul palco con un quintetto di sole donne

Ad accompagnare Ornella Vanoni sul palco de “Le donne e la musica” sono 5 musicista: Sade Mangiaracina al pianoforte, Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani al violoncello. Un quintetto di sole donne cui si è aggiunta la straordinaria voce di Ornella, che ha riunito accanto a sé il gruppo di artiste:

Mi ha aiutato Paolo Fresu, un uomo e un musicista fantastico del quale sono innamorata da sempre, che credo di aver scoperto prima ancora che il mondo della musica si accorgesse di lui. Io volevo Chet Baker; avevo fatto un disco in America con i più grandi avendo potuto collaborare con George Benson, Herbie Hancock, Bill Evans. Mi mancava Chet. Quando ho sentito la tromba di Paolo, mi ha preso il cuore. Queste musiciste – aggiunge Ornella – sono davvero eccezionali e il fatto che siano donne è un valore aggiunto. Sarà bellissimo essere sul palco insieme.

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