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La difesa dei Nobraino dopo le critiche per un post ‘ironico’ sulla tragedia dei migranti

I Nobraino sono stati protagonisti in negativo della giornata di ieri. Commentando la tragedia del barcone naufragato a nord della Libia, infatti, la band ha condiviso sulla propria bacheca un link accompagnandolo con una frase che in molti non hanno apprezzato.
A cura di Francesco Raiola
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Aggiornamento 3: la nostra intervista a Lorenzo Kruger, leader della band, che ci ha spiegato cosa è successo e cosa sta succedendo.

Aggiornamento 2: Néstor Fabbri, chitarrista della band e autore del post ha pubblicato le scuse e la spiegazione della sua frase: http://www.nobraino.eu/2015/04/scuse/

(…) In questi anni di studi, di attivismo e di impegno artistico ho passato tanto tempo a contatto con le storie e le vite dei migranti che transitano per il Mar Mediterraneo. Tanta era la rabbia nel dover assistere impotente ad ingiustizie, tragedie ed impunite violazioni dei diritti fondamentali, che ho iniziato a sviluppare una forma estrema di autodifesa, consistente nell’opporre al pericolo dell’inefficacia sociale un nucleo irriducibile di sopravvivenza basato sulla sfrontatezza. Mi sono rifugiato perciò dietro le vesti di un eccentrico barbagianni, provocatore testardo, beffeggiatore distanziato e distanziante che ogni cosa brutalizza.
Il mimetismo è diventato la mia strategia: quanto più ci si dissimula sotto i valori e gli ideali opposti, tanto più si ha la possibilità di vincere. Il criterio della forza, dice Nietzsche, è riuscire a vivere sotto il dominio dei valori contrari e volerli sempre di nuovo. Zarathustra è Zelig!
Il mio imperdonabile errore è di non essere stato retoricamente capace di indirizzare la sfrontatezza contro i reali responsabili del massacro: gli autori delle politiche migratorie europee. Finendo così per offendere associazioni, militanti e liberi cittadini pensanti che mettono la loro vita a disposizione dei più deboli.
Per questo motivo porgo a tutte le persone turbate ed addolorate dall’infelice esternazione di ieri le mie più umili scuse.

Aggiornamento: dopo il post e le critiche di Roy Paci, anche Lo Sherwood Festival annuncia su Facebook di aver annullato la data della band prevista per il 12 giugno

Lo Sherwood Festival annulla la data dei Nobraino
Le parole sono importanti. In queste ore in cui le parole diventano squallide volgarità, pura ipocrisia, tristi opportunità di qualche voto in più, il post pubblicato ieri sera da un componente dei Nobraino in merito alla strage di più di 900 persone che stavano esercitando il sacrosanto diritto di fuggire dal loro paese d'origine, non ci è piaciuto.
Sono state parole stupide che vanno oltre la becera ironia massmediatica.
Per questo abbiamo annullato la data fissata per il 12 giugno allo Sherwood Festival.
Rimane confermata la data con Espana Circo este, presto altre comunicazioni.

A volta quella che si crede ironia è semplicemente stupidità e della stupidità talvolta bisogna renderne conto, soprattutto se si è personaggi pubblici. Lo sanno bene i Nobraino, la band che da ieri è nell'occhio del ciclone per un post infausto (stupido) che riguardava l'immane tragedia del barcone naufragato a nord della Libia. Insomma, un'ecatombe su cui c'è poco da scherzare, ma evidentemente qualcuno della band non la pensava così e così un post sulla pagina ufficiale della band diceva

Avviso ai pescatori: stanno abbondantemente pasturando il Canale di Sicilia, si prevede che quelle acque saranno molto pescose questa estate.

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L'ironia non è uno strumento facile da maneggiare, soprattutto quando si è di fronte alla possibilità di centinaia di morti, e per questo motivo la band si trova a doversi difendere da un fuoco di fila che da ieri ha sommerso di insulti i commenti ai loro post. Abbiamo provato a contattare la band per avere una risposta direttamente da loro, e in attesa di capire da loro quello che è successo non ci resta che affidarci ai post su Facebook e a quello che hanno scritto e provato a spiegare.

Il secondo errore che la band ha fatto, dopo la scrittura del post, è stato modificarlo, cancellando il post oggetto degli insulti, che è diventato "La realtà è di cattivo gusto". Evidentemente i Nobraino non hanno idea di cosa sia l'Effetto Streisand, ovvero, come si legge su Wikipedia: "Un fenomeno mediatico per il quale un tentativo di censurare o rimuovere un’informazione ne provoca, contrariamente alle attese, l’ampia pubblicizzazione". Un cambiamento che non ha fatto altro che incrementare le critiche, che si sono succedute anche sotto un post successivo che cercava di mettere una pezza, distogliendo l'attenzione:

Unione Europea Premio Nobel per la pace

L'ironia, insomma, ancora una volta ha fatto più danni, al punto da costringere il leader Lorenzo Kruger a spiegare l'accaduto:

Buongiorno a tutti, qui Lorenzo Kruger.
Torno ora da un week-end di concerti e purtroppo solo ora
mi accorgo di cosa sta succendendo.
Ogni Nobraino si esprime su questa pagina come crede,
mi pare di capire che ci sia stato un fraintendimento
ma non sono qui giustificare l’autore, ci penserà lui stesso.
Io devo invece chiedere scusa perché un post sulla pagina dei Nobraino ha ferito la sensibilità delle persone;
il momento è delicato, il silenzio è impossibile,
ogni parola è di troppo.
Scusate davvero.
A presto
Kruger

Insomma, non si capisce cosa sia successo, ma almeno Kruger ci mette (in parte) la faccia, beccandosi in prima persona gli insulti di chi non ha gradito tutto l'accaduto. E non sarà facile per la band riuscire a cancellare quello che è successo. Intanto Roy Paci, tramite Twitter fa sapere che non sono più graditi a Taranto, dove avrebbero dovuto esibirsi durante il concertone del primo maggio, dove erano stati annunciati.

Oltre le tantissime critiche verso la band, c'è anche chi cerca di difenderli. Difenderne l'intenzione, almeno (lo fa Niccolò Vecchia su Medium), sottolineando come la loro fosse una posizione di critica alle politiche europee (di quello parlava l'articolo postato) ma non per questo giustificandone il gesto:

Non voglio dire, nella maniera più assoluta, che questo diminuisca la gravità degli errori che ho evidenziato. Mi sembra solo che sia il caso di riflettere sul senso delle critiche e delle proteste contro quanto avvenuto. Chi ha scritto quella frase ributtante, non voleva mancare di rispetto ai morti nel Mediterraneo, ma condannare l’indifferenza con cui tali morti vengono archiviate.

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