Nino D’Angelo e Mario, la clip fa di nuovo il giro del web (VIDEO)
La semplicità di Nino D'Angelo resta intatta anche sui social network. Il popolare attore e cantautore napoletano è presente su Facebook dove sempre più spesso fa sentire la sua presenza con miniclip improvvisati, tra saluti ed esibizioni anche con grandi artisti della scena nazionale e non, pensieri privati un po' come ci ha abituati nel tempo Vasco Rossi con i suoi mitici "clippini". Tra le clip di Nino, la più virale non appartiene alla solita canzone del mattino o al saluto della notte, ma a qualcosa di più speciale e allo stesso modo autentico: il duetto con Mario. Lo ha chiamato il mio "fan speciale", il ragazzo disabile che lo aspettò a casa di sua zia Carmela e che aveva il desiderio di cantare una delle canzoni più celebri e recenti del repertorio di D'Angelo, quella "A Storia ‘e Nisciuno" che raccontava del triste epilogo di un camorrista in cerca di redenzione. Il sogno Nino lo realizzò, registrando tutto con mezzi di fortuna nella cucina di sua zia Carmela e fu un boom di condivisioni. Un evento social è andato a ripetersi nella giornata di ieri, quando Nino D'Angelo lo ha riproposto ricordando che quella giornata resterà una delle più importanti.
Nino D'Angelo adesso sta preparando il suo nuovo spettacolo, atteso per la prossima stagione teatrale, una nuova rivisitazione dei suoni anni Ottanta, mentre non ha potuto fare a meno di commentare le ultime notizie quando è stato contattato da "La Zanzara", lo show radiofonico condotto da Cruciani e Parenzo. Un D'Angelo a tutto tondo che ha parlato agevolmente di tutto, passando da Berlusconi alla cacciata di Salvini da Napoli, fino ad arrivare ai fatti di Roma e di Genny ‘a Carogna. Da buon napoletano non ha potuto fare a meno di scherzare sulla condanna ai servizi sociali di Silvio Berlusconi, riflettendo che in Italia "paga più uno che fa uno scippo che uno che fa qualcosa di più grave come Berlusconi". E su Salvini: "Lo hanno cacciato? Per me l'hanno trattato pure bene!". Mentre su Genny ‘a Carogna è sicuro: "Quell'immagine è stata strumentalizzata, c'è razzismo nei confronti dei napoletani, ma chiuderei le curve".