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Nek, polemiche sulla serata al Twinga: “Ho commesso una leggerezza”

Dopo le polemiche sulla “serata danzante” al Twinga di Marina di Pietrasanta, Nek risponde ai suoi fan con un messaggio su Instagram. Il cantante ci tiene a spiegare la dinamica dei fatti, quando il dj lo avrebbe invitato a salire sul palco. Ammette di aver commesso una leggerezza. Ma la sua linea resta la stessa, quella della precauzione: “Sarebbe stato meglio non accettare e non prenderlo quel microfono”.
A cura di Giulia Turco
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Musica a tutto volume, balli e assembramenti di persone. Nessun distanziamento sociale. È l'esito della serata di giovedì 26 agosto al Twinga, il locale  di Marina di Pietrasanta dove Nek aveva deciso di cenare con la sua famiglia. Poi l'invito a salire sul palco per cantare le sue canzoni. Non un vero e proprio concerto, come spiega l'artista, ma un breve momento di musica insieme ai suoi fan. Dopo la serata il profilo del cantante è stato preso d'assalto dalle polemiche: "Stai contribuendo alla diffusione del virus", una fra le tante accuse. A distanza di qualche giorno Nek ha deciso di chiudere la questione pubblicando un messaggio sul suo profilo Instagram. Ammettendo di aver commesso una leggerezza.

Le parole di Nek sulla serata al Twinga

"Non un concerto", ma solo alcuni accennati sul palco, per intrattenere i soci dello stabilimento. Una serata privata che si è trasformata in un fenomeno di aggregazione. Dopo le polemiche, Nek spiega come sono andate le cose quella sera:

Mi sono preso qualche tempo per rispondere con la calma necessaria su tutto quello che è successo, perché non voglio che passi un’immagine di me che non corrisponde a chi sono. Mi trovavo con la mia famiglia a una cena nello stabilimento dove ho passato (come ogni anno) l’estate, sempre nel pieno rispetto di tutte le regole Una cena provata all’aperto per i soci clienti dello stabilimento, che ho trascorso defunto al tavolo con i miei congiunti.

Poi la richiesta da parte del dj:

Il dj ha alzato il volume su una mia canzone e mi è stato chiesto di accennare un paio di pezzi (non un concerto), ho accettato amichevolmente l’invito a prendere il microfono.

Infine, il cantante ammette di non aver valutato la situazione, è salito sul palco senza pensare che il suo live avrebbe acceso l'entusiasmo dei fan e creato assembramenti:

Ho commesso una leggerezza: la musica crea aggregazione, le persone hanno cominciato a farsi prendere dall’entusiasmo e, anche se l’evento era privato, sarebbe stato meglio non accettare e non prenderlo quel microfono. Ho passato questa estate facendo dei piccoli concerti nel pieno rispetto delle regole di distanziamento a tutela della salute di tutti. E da lì non mi schiodo, la priorità è sempre quella.

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Dopo la serata tamponi tutti negativi

Il motivo per il quale Nek ha potuto salire sul palco e animare una serata, nonostante le regole imposte dall'emergenza sanitaria, è che sulla carta non si è trattato di un vero e proprio "concerto", ma di una "serata danzante". Presente al locale anche Daniela Santanchè, socia dello stabilimento, che durante la serata ha preso il microfono per un discorso motivazionale allo staff. Mario Cambraggio, ad della società che gestisce il Twinga, ha fatto sapere che tutti i tamponi svolti dopo la serata hanno dato esito negativo e che quindi il locale resterà "aperto come ristorante fino alla seconda settimana di settembre".

La prefettura di Lucca sta svolgendo accertamenti

Sulla «cena danzante», che si è svolta giovedì sera, la Prefettura di Lucca starebbe svolgendo accertamenti. Dalle foto e dai video pubblicati online non risulta alcun tipo di distanziamento né precauzione, come mascherine o visiere.

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