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Morto Keith Emerson, tra i più grandi pianisti della storia del rock

Grande innovatore della musica rock, soprattutto per l’utilizzo del sintetizzatore Moog, Emerson è morto ieri nella sua villa a Santa Monica. Il suo corpo è stato trovato senza vita: per gli inquirenti si tratterebbe di un suicidio.
A cura di A. P.
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Morto a 72 anni Keith Emerson, tastierista, pianista e compositore britannico, considerato uno dei migliori esecutori della musica rock, innovatore nell'uso dell'organo Hammond ed in particolare deisintetizzatori Moog. Emerson è morto ieri nella sua villa a Santa Monica, in California. Il suo corpo è stato trovato senza vita e, stando ai primi riscontri degli inquirenti si tratterebbe di un suicidio.

I virtuosismi di Emerson

La carriera di Keith Emerson non ha bisogno di grandi descrizioni, trattandosi concretamente del musicista più noto e imprevedibile, nonché estroso, che la storia del rock abbia contemplato. Il suo rapporto con lo strumento non è stato solo una questione di armonie, si trattava di una relazione praticamente fisica con lo strumento. Restano memorabili i suoi momenti di virtuosismo, spettacolari sia dal punto di vista tecnico che scenografico, con coltelli utilizzati per premere i tasti e Moog fluttuanti. Aveva lavorato anche con il mondo del cinema, componendo note colonne sonore come quella di Inferno di Dario Argento.

Il successo degli Emerson, Lake & Palmer

Keith Emerson era inglese nato a Todmorden nel 1944. La sua formazione musicale era prima classica, poi jazz istica, ma subito si era appassionato ai suoni elettrici dell’organo Hammond e a quelli sintetici del Moog. Le prime esperienze rock risalgono ad inizio anni '70, quando diede vita ad un supergruppo di musicisti che avevano già una certa popolarità: L'ex King Crimson Greg Lake alla voce e al basso e Carl Palmer degli Atomic Rooster alla batteria. Così nacquero gli Emerson, Lake & Palmer, veri e propri pionieri del prog rock. Da questo trio emergono le sonorità barocche più note di quel genere musicale, divenute inesorabilmente paradigmatiche in relazione a quelle sonorità: rock che sconfinava costantemente nella classica, con durate ben oltre i tre minuti e tutto ben lontano dall'essere convenzionale. Ma nonostante un feeling artistico impressionante, da un punto di vista umano non era lo stesso e le spaccature interne divennero insostenibili dopo il quinto album Brain Salad Surgery.

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