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Morte di Taylor Hawkins dei Foo Fighters: “Il suo cuore pesava il doppio del normale”

Le prime indagini sul corpo di Taylor Hawkins dei Foo Fighters hanno scoperto che il cuore del batterista era grande il doppio del normale.
A cura di Redazione Music
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Taylor Hawkins (foto di Arturo Holmes/Getty Images per The Rock and Roll Hall of Fame)
Taylor Hawkins (foto di Arturo Holmes/Getty Images per The Rock and Roll Hall of Fame)

Il cuore di Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters morto poco prima di un concerto della band, pesava il doppio del normale, stando a quanto si apprende dall'autopsia sul corpo dell'uomo, morto per un collasso cardiovascolarea seguito di un mix di droghe, come scritto dal giornale colombiano Semana. Il cuore del musicista, che in passato era sopravvissuto a un'overdose, pesava circa 600 grammi, il doppio rispetto a un peso normale di 300/350 grammi per un adulto, stando a quanto riportato dagli investigatori che hanno trovato il corpo senza vita dell'uomo nell'hotel al centro di Bogotà dove era ospitata la band.

L'ufficio del Procuratore generale della Colombia ha pubblicato uno studio forense in cui si legge che nelle urine del batterista sono state trovate 10 sostanze, tra cui THC, antidepressivi triciclici, benzodiazepine e oppioidi, specificando che le indagini andranno avanti in modo tempestivo "per ottenere un chiarimento totale degli eventi che hanno portato alla morte di Taylor Hawkins. Nella prima comunicazione ufficiale la Procura colombiana aveva scritto: "Non appena siamo stati informati della morte del cittadino straniero Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters, che alloggiava in un hotel a nord di Bogotà, una squadra di pubblici ministeri e investigatori si è mobilitata per affrontare questioni urgenti e supportare le indagini". La polizia colombiana aveva anche inviato una nota ai giornali locali in cui si diceva che "La causa della morte deve ancora essere stabilita. Stando a coloro che gli sono vicini, però, la morte potrebbe avere a che fare con il consumo di droghe"

Nel 2001 Hawkins fu vittima di un'overdose, mentre era a Londra, che lo costrinse a settimane di coma e di cui parlò successivamente in un'intervista, come riporta il Daily Mail: "Ognuno ha la propria strada e io l'ho spinta troppo oltre. Stavo festeggiando a Londra una sera, e ho fatto qualcosa per errore che ha cambiato tutto. Ho creduto al mito stupido del vivere a tutta velocità e morire giovane. Non sono qui per predicare sul non assumere droghe, perché mi piaceva drogarmi, ma ho perso il controllo per un po' e mi sono quasi preso". La band avrebbe dovuto esibirsi in uno dei concerti sudamericani del loro tour, ma al posto loro sul palco sono apparse centinaia di candele accese per ricordare Hawkins.

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