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Morta France Gall, cantante icona della musica francese

Celebrità negli anni 60 in Francia (ma partecipò anche a un Festival di Sanremo), si è spenta a 70 anni per un tumore contro cui lottava da molto tempo. Figlia d’arte, si era ritirata negli anni 90 dopo una serie di lutti famigliari.
A cura di Valeria Morini
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La musica francese piange la morte di France Gall, icona nazionale morta a Parigi il 7 gennaio, all'età di 70 anni. Ricoverata da metà dicembre all'ospedale americano di Neuilly-sur-Seine, ufficialmente per una grave infezione, si è spenta dopo una lunga lotta a un tumore. Lo riferisce la portavoce dell'artista, Geneviève Salama, in un comunicato: "Ci sono parole che non si vorrebbe mai pronunciare. France Gall ha raggiunto il ‘Paradiso bianco' il 7 gennaio, dopo aver combattuto per due anni, con discrezione e dignità, contro la recidiva di un cancro".

La carriera di France Gall, fece anche Sanremo

Si tratta dunque di un nuovo lutto musicale per la Francia, a poche settimane dalla morte di Johnny Hallyday. Figlia del paroliere Robert Gall, che scrisse brani per Charles Aznavour e per Edith Piaf, la Gall era nata a Parigi il 9 ottobre 1947. Divenne famosa non ancora sedicenne, quando nel 1963 incise il primo singolo "Ne sois pas si bête" che raggiunse il primo posto delle classifiche francesi. Con il brano "Poupée de cire, poupée de son" trionfò all'Eurovision Song Contest del 1965 a Napoli. Ai differenza dei colleghi del filone yéyé, non cantava cover di canzoni anglosassoni, ma brani scritti da autori francesi. La sua "Sacré Charlemagne" venne tradotta in italiano in una versione cantata da Milena, mentre la celebre "Laisse tomber les filles", scritta da Serge Gainsbourg, si sente nella colonna sonora di "Grindhouse" di Quentin Tarantino (nella versione di April March). Dopo un periodo di declino (causato anche dalla contestatissima scelta di partecipare di nuovo all'Eurovision rappresentando il Lussemburgo, peraltro vincendolo), iniziò a incidere canzoni in lingua tedesca e nel 1969 partecipò al Festival di Sanremo con "La pioggia cantata" in coppia con Gigliola Cinquetti.

Il matrimonio con Michel Berger

La rinascita artistica in Francia arriva dopo il matrimonio nel 1976 con il paroliere Michel Berger, padre delle sue figlie Pauline Isabelle e Raphael Michel. La Gall inizia una carriera a teatro, in cui conosce il successo soprattutto grazie al musical "Starmania". Negli anni '80, riduce gli impegni per dedicarsi alla famiglia e alle cause umanitarie che la portano in Etiopia e Mali. Poi, nei '90, arrivano una serie di terribili lutti: nel 1992 muore il marito, seguito dalla figlia Pauline Isabelle, uccisa dalla mucoviscidosi nel 1997. Provata dal dolore, si ritira definitivamente dalle scene.

La lotta al tumore

È proprio in questi anni che contrae per la prima volta il terribile male che la porterà via. Un tumore al seno le viene diagnosticato solo un anno dopo la morte del marito. Prima che l'incubo della recidiva faccia capolino nella sua vita, France Galle ha fatto in tempo a tornare per un breve rientro nel mondo dello spettacolo, nel 2015, con la commedia musicale "Résiste".

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