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Morgan non può andare a vivere a Sutri, Vittorio Sgarbi: “Ha vinto l’ignoranza, può andare a Nepi”

Morgan non potrà essere ospitato al secondo piano di Palazzo Savorelli di Sutri, collocazione che gli era stata offerta da Vittorio Sgarbi dopo lo sfratto dalla sua casa di Monza avvenuto nelle scorse settimane. È lo stesso critico d’arte ad annunciarlo, parlando dell’opposizione cittadina e annunciando una nuova sistemazione.
A cura di Redazione Music
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Non c'è pace per Morgan riguardo alla situazione della sua casa. Il cantante, infatti, che poche settimane fa aveva subito lo sfratto dalla sua casa di Monza, non potrà essere ospitato al secondo piano di Palazzo Savorelli di Sutri, collocazione che gli era stata offerta da Vittorio Sgarbi, storico e critico d'arte nonché Sindaco della città della Tuscia, che nell'annunciare la disponibilità aveva spiegato che l'arte va sostenuta concretamente. In un nuovo post, infatti, il critico ha spiegato che l'opposizione cittadina ha negato la disponibilità dell'abitazione per Morgan: "l'opposizione consiliare ha manifestato una inaudita ostilità contro il musicista, evocando, addirittura, il ricorso a denunce penali" ha scritto Sgarbi.

Lo sfratto e l'annuncio di Sutri

L'idea, avevano sostenuto il critico e il cantante, era quella di trasformare quel piano del Palazzo non solo nell'abitazione privata di Morgan, ma in un vero e proprio luogo di Cultura: "Il secondo piano di Palazzo Savorelli ospiterà non solo la mia persona, ci saranno concerti gratuiti aperti al pubblico, concerti di musica di mercato, conclavi, concerti per bambini (…). Mi insedierò con un concerto, fare la musica e anche per farla godere gratis" aveva detto Morgan in un video in cui spiegava quelle che erano le sue intenzioni dopo che nelle scorse settimane era stato costretto a lasciare la sua casa museo lombarda, criticando la scelta proprio per il valore artistico che rappresentava.

L'alternativa per Morgan

Sgarbi, però, ha trovato subito un'alternativa a Sutri: "Purtroppo sono prevalsi pregiudizi e ignoranza. Non si trattava di dare una casa a Morgan dove dormire o mangiare, ma di ospitare il suo studio-museo, cioè strumenti musicali, dischi, libri, spartiti musicali, cimeli della storia del rock, opere d'arte. Invece una opposizione ottusa lo ha ha messo sullo stesso piano di uno che reclama un alloggio popolare, facendolo apparire come un privilegiato. Da Nepi hanno manifestato la disponibilità ad accogliere lo studio-museo di Morgan. A questo punto la scelta spetta al musicista" ha chiosato il critico.

La lettera del cantante al Mibac

A proposito proprio del valore culturale e artistico della sua casa, Morgan ha cominciato una battaglia in difesa di questi valori e in un post di qualche giorno fa aveva scritto di aver preparato una relazione da inviare al Mibac affinché riconoscesse "la casa di un artista perché attualmente non esistono modalità che la salvaguardino. L'arte è il più grande patrimonio dell'umanità, in assoluto, sia da un punto di vista morale che economico – ha continuato il cantante -. Gli artisti sono l'unica traccia dell'umanità. Quando parlo del ‘400 parlo di Leonardo, quando parlo del ‘200 parlo di Dante. L'artista è il veicolo per raccontare il mondo. In Italia prevale l'ignoranza. Infine lancio un appello: ‘Aprite gli occhi! Punire un artista è punire tutti voi perché l'artista incarna i sentimenti dell'umanità'".

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