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Milano e Roma capitali del business musicale italiano

Secondo dati diffusi dalla Camera di Commercio di Milano sono proprio il capoluogo lombardo e Roma le due capitali del settore musicale italiano, sia per numero di aziende che per giro di affari.
A cura di Francesco Raiola
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Poche settimane fa la SIAE, nell'ambito della presentazione dell'"Annuario dello Spettacolo 2013" aveva confermato come la musica live fosse un settore di traino per tutto il comparto spettacolo, sia considerando i grandi eventi che quelli che la stessa SIAE definisce "concertini", ovvero quella serie di concerti minori che non portano grande pubblico all'interno di una sola venue. Gli italiani, insomma, spendono per la musica live, soprattutto quella pop e rock e il rapporto riportava anche come le regioni in cui era aumentata maggiormente la spesa fossero Lombardia, Lazio e Veneto. Proprio la Lombardia torna protagonista in ambito musicale grazie ai dati diffusi dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano (sono le cifre date dal Monitor alberghiero Milano e Provincia di Camera di commercio di Milano in collaborazione con RES e STRGlobal 2013 e da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati SIAE) riguardanti il settore del business musicale soprattutto nella regione con capoluogo Milano nel primo trimestre del 2014.

È proprio il capoluogo lombardo a fare da traino per quello che riguarda l'intero settore: in Lombardia l'intero comparto vale circa 4 miliardi con Milano che fa segnare 3,6 miliardi di euro sugli 8,2 totali, a cui segue Roma con 3,1. Un'impresa musicale su cinque, dicono le statistiche, è lombarda (sono 1.999 su 9.952 con 911 milanesi) e il settore dà lavoro a circa 10 mila addetti – con 6 mila racchiusi nel capoluogo – su un totale di 50 mila su tutto il territorio nazionale. Per numero di imprese, però, è Roma a guidare la classifica delle città con 973, cui seguono, oltre Milano, Napoli con 517, Torino con 420, Bologna con 219 e Cremona con 202 ed è sempre la Capitale al primo posto se si contano gli addetti, con i suoi 12 mila, seguita da Milano con 6 mila, Ascoli, Firenze, Bologna e Torino, oltre mille.

Un altro dato importante, dato dal rapporto è l'indotto creato dal settore musicale: a Milano, infatti, il giro è di 100 milioni. "Il concerto di un cantante italiano conosciuto porta in media alle imprese del settore alberghiero di Milano e provincia 70 mila euro al giorno in più (+2,3% l’occupazione delle camere). Una cifra che sale a 350mila euro per i nomi più importanti della musica leggera ma si arriva anche a circa 700 mila euro per i grandi tour-evento" si legge nel rapporto che specifica anche che "sono circa 2.500 i concerti di musica classica, leggera e jazz che si tengono a Milano ogni anno, per una spesa al botteghino di quasi 30 milioni di euro".

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