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Statistiche SIAE: musica protagonista nel 2013 grazie a rock e pop

La SIAE ha reso noti i dati dell’Annuario dello Spettacolo 2013 che indicano l’andamento dei dati per quanto riguarda vari settori: ballo, cinema, teatro, spettacolo dal vivo e sport. Il comparto musicale può cantare vittoria, soprattutto grazie alla musica “leggera” e ai “concertini”.
A cura di Francesco Raiola
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Sono i "concertini" uno dei dati più importanti uscito dai dati della SIAE, relativi all'anno 2013, nei cari comparti artistici italiani: ballo, cinema, teatro, spettacolo dal vivo e sport. Un'annata che vede "importanti segnali di ripresa", benché il volume d'affari sia ancora in perdita, con un incremento importante per il botteghino e per la musica "leggera", ovvero quella pop e rock che vede un aumento nella spesa del +32,17%. Nonostante il calo di pubblico generale, che continua, ad esempio, a colpire il settore teatrale, quello per i concerti ha visto un aumento importante del +30,77%, "grazie alle ottime performance registrare in Lombardia, Lazio e Veneto", come sottolinea Rockol. È quello che esce dall'"Annuario dello Spettacolo 2013″ presentato ieri mattina dal direttore generale della Siae Gaetano Blandini e il direttore della Divisione Servizi in Convenzione Marina Landi al Museo Teatrale Siae del Burcardo.

Una tendenza in aumento che vale anche per i live della "leggera" che segna un aumento del 29,65% nel volume d'affari rispetto all'anno precedente. Se i grandi eventi, come quello di Springsteen a Milano, hanno fatto segnare dati importanti, sono stati quelli che la SIAE definisce "concertini", ovvero gli eventi minori, ritenuti di "carattere accessorio" a far segnare numeri importanti, tanto da far impallidire i fratelli maggiori. Tutto il settore dei piccoli live, infatti  ha mosso "una cifra pari a 299,9 milioni di euro, contro i 293,5 milioni di euro del comparto ‘maggiore'", sottolineando l'importanza che questi spettacoli hanno tra i giovani che diventa ancora più grandi se si vedono i numeri di ingressi, visto che i "concertini" hanno fatto segnare 26,2 milioni di presenze contro il milione e sei dell'attività concertistica "leggera", "diventando – per stessa osservazione della SIAE – il valore più elevato in assoluto".

Oltre all'attività concertistica, a segnare i numeri maggiori sono state le mostre ed esposizioni, il cinema e le attività con pluralità di generi. A fronte di un aumento dell'offerta di spettacoli (+4,01 per cento) – gli italiani hanno speso 2.242.855.042 euro per andare a vedere uno spettacolo, l'1,17% in più del 2012 -, la spesa al botteghino (+0,76 per cento) e la spesa del pubblico (+2,83 per cento), è stato ravvisato un calo negli ingressi (-3,70 per cento), nelle presenze (-6,84 per cento) e, come detto, nel volume di affari (-2,20 per cento) generale.

Se si vanno a vedere nel dettaglio i concerti che hanno riscontrato maggiori incassi si può stilare una classifica che vede il Boss al primo posto (conquistando anche la nona posizione col concerto di Padova), battuto sugli ingressi, però, dai Muse. Al botteghino, sul podio salgono anche Roger Waters a Roma (quarto con la data di Padova), Robbie Williams a Milano, Muse a Roma, Bon Jovi a Milano, Depeche Mode a Milano e Roma, Vasco Rossi a Bologna, mentre se si guarda agli ingressi, alla band di Matthew Bellamy seguono le due date dei Depeche Mode, Robbie Williams, Rogers Waters, Bon Jovi, Jovanotti a Milano e Roma e Vasco Rossi.

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