Mika: “La dislessia mi ha creato problemi, ma la musica mi ha aiutato”
Uscito con ‘No Place in Heaven‘, Mika è in giro per la promozione di questo nuovo album che sta riscuotendo buon successo e che, come ammesso dallo stesso cantante sia in conferenza stampa che nell'intervista televisiva a ‘Che tempo che fa‘, gli ha permesso di liberarsi da alcune zavorre che lo bloccavano. Libero da un blocco che lo aveva coinvolto dopo gli anni di successo sfrenato, libero soprattutto dalla gabbi di dover piacere per forza agli altri: "Forse è la prima volta in cui sono così libero, trasparente, chiaro e dritto. Non ho usato metafore per dire quello che sono", aveva detto ai giornalisti accorsi ad ascoltarlo presentare l'album, mentre da Fazio aveva spiegato che aveva passato gli ultimi anni preoccupandosi troppo di quelle che erano le voci su di lui, ossessionato com'era dalla sua musica.
Con questo nuovo, invece, si è spogliato delle preoccupazioni, benché non abbia sotterrato del tutto alcune ‘difficoltà' che l'accompagnano e l'hanno accompagnato. Ha raccontato i suoi primi passi dalla ricerca di qualcuno che ascoltasse quello che cantava, con la madre sempre al suo fianco mentre giravano le etichette. In un'intervista a Radio Deejay, poi, il giudice di X Factor ha spiegato che a quei tewmpi ha dovuto affrontare anche la dislessia che gli ha creato qualche problema con i compagni di scuola: la dislessia.
Sono dislessico, non posso scrivere con la penna, ma solo con la tastiera e non riesco neanche a leggere l'orologio. Da piccolo ho cambiato scuola tre volte, prima in Francia e dopo in Inghilterra, e lì mi hanno bocciato
Con la musica, però, è riuscito ad affrontare anche questa cosa, la bravura e il seguente successo lo hanno aiutato ad affrontare i suoi timori
Ho iniziato a fare musica e per me è cambiato tutto. Grazie a lei ho potuto fare qualcosa di buono senza pensare di essere stupido, ho trovato fiducia in me stesso. A 11 anni ho iniziato a lavorare in questo mondo.