Sanremo 2018, sospesi Fabrizio Moro e Ermal Meta che commenta: “Ridicolo parlare di plagio”
Ermal Meta e Fabrizio Moro sono stati temporaneamente sospesi dal Festival di Sanremo 2018. A comunicare la decisione dell'organizzazione del Festival è l'agenzia Ansa, dopo la notizia emersa a margine della prima serata di ieri in merito alla somiglianza evidente tra la loro "Non mi avete fatto niente" e "Silenzio", pezzo presentato a Sanremo 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. Durante la conferenza stampa la squadra del Festival aveva tentato di minimizzare la portata della questione, scongiurando il plagio e parlando di semplice auto-citazione. Tuttavia, in seguito ai malumori espressi dagli addetti ai lavori in sala stampa Baglioni in primis, così come Claudio Fasulo e i responsabili dell'organizzazione hanno fatto sapere che avrebbero approfondito la questione.
Renzo Rubino si esibirà al posto di Meta e Moro
Dopo l'esordio della prima serata, era previsto che Meta e Moro facessero ascoltare per la seconda volta al pubblico la loro canzone nella serata del mercoledì, che prevede in scaletta solo dieci dei Big in gara. A sostituire la coppia sarà, dopo un sorteggio effettuato dall'organizzazione, Renzo Rubino, che invece avrebbe dovuto esibirsi giovedì.
Possibile squalifica per Meta e Moro
Il polverone su Sanremo era stato alzato dopo la fine della prima puntata di Sanremo, in seguito a una denuncia emersa in tarda serata. A unire le due canzoni, è Andrea Febo, autore di “Silenzio” che firma da co-autore anche il brano “Non mi avete fatto niente”. Il dirigente Rai Claudio Fasulo, nel corso della conferenza stampa Rai organizzata a margine della prima serata, ha chiarito che la canzone portata all’Ariston può essere considerata nuova a tutti gli effetti e non come un plagio ma, come dichiarato già anticipatamente, una citazione:
Non c’è nessuno scoop. Non si tratta di un plagio, l’autore aveva dichiarato l’elaborazione di un suo brano. Nel regolamento è prevista la possibilità di campionare o utilizzare stralci di brani anche di altri autori, fino al 30% del totale. La canzone ha i requisiti di brano nuovo a tutti gli effetti. Perché la traccia audio è stata tolta dal sito Rai? C’era già stata una richiesta in questo senso dalla parte legale dell’autore.
Il problema ha assunto dimensioni maggiori quando è emerso che la canzone "Silenzio" era stata eseguita due volte in pubblico e, probabilmente, ne sono derivati proventi Siae. Ma ciò che è stato maggiormente criticato è come i due pezzi abbiano un ritornello praticamente identico. Le possibilità di una violazione del regolamento di Sanremo non sono dunque da escludere e l'organizzazione sta indagando proprio su questo.
La replica di Ermal Meta
Pochi minuti dopo l'annuncio della sospensione Ermal Meta ha provato a fare chiarezza sulla questione, difendendo la sua buona fede e quella di Moro e Febo, concludendo con l'auspicio "Siamo sicuri che tutto andrà per il meglio".
Cosa dice il regolamento di Sanremo
Il regolamento di Sanremo, utile a regolare casi come questo, parla chiaro: per concorrere alla gara, un brano deve necessariamente essere inedito. Disponibile sul sito Rai il regolamento che recita: “Tutte le canzoni dovranno essere nuove. (…) È considerata nuova, ai sensi e per gli effetti del presente Regolamento, la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario (fatte salve per quest’ultimo eventuali iniziative editoriali debitamente autorizzate), non sia già stata pubblicata e/o fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano, o eseguita o interpretata dal vivo alla presenza di pubblico presente o lontano”. (…) Sussiste inoltre la caratteristica di canzone nuova nell’eventualità di utilizzo di stralci “campionati” di canzoni già edite, sempre che questi – nel totale – non superino un terzo della canzone “nuova” stessa”. Va da sé, dunque, che se “Silenzio” fosse stata eseguita di fronte a un pubblico in precedenza, il brano di Moro e Meta andrebbe squalificato.
Le dichiarazioni di Fabrizio Moro
Va detto che Fabrizio Moro, nel corso di un’intervista rilasciata poco tempo fa a Donna Moderna a proposito del brano che avrebbe portato a Sanremo, parlò già di un ritornello preesistente, a partire dal quale aveva lavorato insieme Ermal Meta: “C’era un brano in un cassetto, un brano su cui stavamo lavorando io e Andrea Febo, un cantautore e collaboratore con cui mi confronto da anni. Abbiamo salvato una parte di quel brano che parlava totalmente di un altro argomento, poi è arrivato Ermal e abbiamo continuato a lavorare insieme fino alla chiusura di Non mi avete fatto niente, ognuno ci ha messo una parte di se stesso, ognuno è stato decisivo, ci siamo divertiti e emozionati durante la stesura del brano. Grazie ad Andrea e a Ermal per questa opportunità che abbiamo creato insieme”.