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Max Pezzali: “A Sanremo preferisco San Siro, vescovo migrante”

Ospite della manifestazione Più libri più liberi, Pezzali ha risposto ad una domanda su una sua possibile partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, dando invece più peso alla celebrazione dei suoi 30 anni di carriera per il prossimo anno, celebrati con un mega concerto a San Siro il 10 luglio 2020.
A cura di Andrea Parrella
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Max Pezzali è pronto ad un anno straordinario, il 2020, nel corso del quale celebrerà i suoi 30 anni di carriera. Il cantante, divenuto simbolo di una generazione con gli 883. Una celebrazione che lo vedrà esibirsi a San Siro il prossimo 10 luglio, per eseguire tutti i suoi pezzi più celebri concepiti in carriera. E di cui ha parlato a Più libri più liberi, manifestazione dedicata ai piccoli e medi editori di scena a Roma in queste settimane. All'incontro gli hanno chiesto se fosse in progetto un Festival di Sanremo, manifestazione alla quale ha già preso parte in passato, visto che non si conoscono ancora i nomi dei Big della settantesima edizione. Pezzali non ci ha pensato due volte, rispondendo così alla domanda:

 “Tra i santi di quattro lettere devo dire che preferisco San Siro a Sanremo, anche perché è il santo patrono di Pavia e poi perché ‘Siro’ significa che veniva dalla Siria, e quindi direi che è anche molto attuale visto che oggi si parla così tanto di migrazioni: nel quarto o quinto secolo siamo stati evangelizzati da un vescovo siriano, il primo vescovo di Pavia. Tutto certificato e documentato”.

Per Max Pezzali è arrivato quindi il momento di celebrare un anniversario importante, ovvero quello dei 30 anni di carriera, che onorerà, appunto, con quello che definisce un vero e proprio "viaggio indietro nel tempo, per rivivere le emozioni di un passato che soltanto lui sa come riportare alla luce". Per adesso tra le canzoni che è stato reso noto canterà al suo pubblico ci sono sicuramente "Nord Sud Ovest Est", "Come mai", "Sei un mito" e "Una canzone d’amore" a cui si aggiungeranno, ovviamente, anche brani più recenti.

L'intento è quello di fare del San Siro un enorme karaoke, come spiega la nota stampa di lancio dell'iniziativa, "uno spettacolo intenso in cui condivisione, allegria e anche un pizzico di nostalgia lasceranno il segno attraverso le canzoni che, almeno una volta nella vita, hanno rappresentato ognuno di noi".

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