Marco Carta dopo l’intervento: “E chi se ne frega? Sto qui a scrivere, vuol dire che sono vivo”
Marco Carta posta il suo primo scatto sui social a pochi giorni dall’intervento subito allo stomaco. Il cantante uscito dalla scuderia di “Amici” mostra sui social la cicatrice sullo stomaco, ultimo segno dell’operazione di qualche giorno fa. A torso nudo, esibisce con orgoglio quel segno che racconta parte della sua storia recente e scrive: “E chi se ne frega? Sto qui a scrivere, vuol dire che son vivo”. Migliaia i like postati dai fan che attendevano con ansia di avere sue notizie.
Marco Carta operato per un’ulcera
Carta si è sottoposto a un intervento allo stomaco per rimuovere un’ulcera. È stata la nonna a raccontarlo ai fan che sui social le chiedevano con insistenza notizie del cantante: “In famiglia soffriamo un po’ tutti di problemi allo stomaco e Marco era da un po’ che tribolava. Insomma, ha sempre avuto una certa acidità di stomaco che non lasciava ben sperare. Del resto, la sua attività a volte lo porta a essere stressatissimo. La vita da musicista lo porta sempre in giro, tra concerti e spettacoli, e ovviamente non mangia bene. Una ulcera. E per questo è stato costretto a operarsi. Per fortuna è tutto passato, adesso quello che conta è che si riposi e si rimetta in piedi”.
L’annuncio del ricovero
Era stato lo stesso Marco ad annunciare il suo ricovero in ospedale qualche giorno fa. La foto pubblicata su Instagram lo mostrava a letto con una flebo applicata al braccio. Per rispondere alle numerose domande di chi si chiedeva il motivo della sua improvvisa assenza, Carta aveva scritto: “La mia assenza sui social stava diventando più chiassosa del silenzio stesso ed era inutile negare, siete la mia famiglia e con voi condivido tutto, gioie e dolori. La prima cosa che voglio dirvi per non allarmare nessuno è che sto bene. Ho avuto un imprevisto e momentaneamente non potrò dedicarmi al mio amato lavoro. Mi ci vorrà un po’ di tempo per rimettermi del tutto ma state tranquilli, non mollerò la presa e tornerò più carico di prima. Non importa cosa ho avuto, lasciamo la morbosità fuori dalla finestra di questa stanza. Se volete farmi compagnia (in questo periodo di noia e bisogno) piuttosto postatemi qualche bella lettura da fare e qualche bravo artista nuovo da ascoltare. Il Vostro leone”.