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“Manhattan non è il Far West”, le guardie del corpo di Tekashi 6ix9ine accusate di violenze

Tekashi si ritrova al centro delle cronache a causa della violenza usata dalle sue guardie del corpo contro un uomo che li aveva ripresi col cellulare. Stando alle accuse, per cui sono stati incriminati, i bodyguard del rapper avrebbero inseguito per vari quartieri di New York, fermandolo e distruggendogli il cellulare.
A cura di Redazione Music
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Di Tekashi 6ix9ine si continua a parlare più per problemi legati ad avvenimenti extramusicali che per le sue canzoni. Questa volta, pur non essendo stato incriminato, il rapper si ritrova al centro delle cronache a causa della violenza usata dalle sue guardie del corpo contro un uomo che li aveva ripresi col cellulare. Stando alle accuse, per cui sono stati incriminati, i bodyguard del rapper avrebbero inseguito per vari quartieri di New York, a lampeggianti spiegati, un uomo che aveva la sola colpa di averli filmati. Quando lo hanno raggiunto gli hanno preso il cellulare, distruggendolo e poi scappando coi SUV prima che arrivasse la Polizia a capire cosa stesse succedendo.

Chi è stato accusato di violenze

L'AP riporta che sono cinque i membri dello staff del cantante che sono stati incriminati per rapina, furto di identità e altre accuse per l'inseguimento avvenuto lo scorso agosto. Tra gli accusati anche un ex detective in pensione della polizia di New York che nel frattempo avrebbe anche tentato di insabbiare l'incidente, ma il rapper non sarebbe accusato di nulla, almeno questa volta, dopo le accuse passate per cui ha scontato qualche mese di carcere.

Perché sono stati accusati i bodyguard

I fatti si sono svolti lo scorso anno a New York, con un inseguimento che ha portato il procuratore distrettuale di Manhattan Cyrus Vance Jr a scrivere che "un entourage di celebrità non è un dipartimento di polizia e Manhattan non è il selvaggio West. Stando alle accuse, questi vigilantes altamente compensati hanno marciato per le strade di Harlem con le sirene che lampeggiavano per rintracciare un uomo, rubargli il cellulare e spaccarglielo" ha continuato il procuratore. Il detective in pensione avrebbe mentito, accusando l'uomo di averli minacciati con una pistola, fatto risultato non vero, anzi, pare che sia statao lui a mettere la mano sulla fondina mentre un altro vigilantes puntava la pistola stordente contro l'uomo.

Tekashi, il carcere e la collaborazione con la Giustizia

Tekashi 6x9ine è diventato negli anni scorsi uno dei rapper più conosciuti dell'ambiente, ma la sua affiliazione con una gang lo ha portato ad essere accusato di reati che avrebbero potuto tenerlo in carcere per quasi 40 anni. Il rapper, però, ha iniziato a collaborare con la giustizia, raccontando anche di un tentato rapimento ai suoi danni. La collaborazione con la Giustizia lo ha portato a una drastica riduzione della pena a due anni, scontata negli ultimi mesi fuori dal carcere a seguito dell'esplosione della pandemia che avrebbe potuto avere effetti nefasti per la sua salute, dal momento che il rapper soffre di forti crisi d'asma. La sua collaborazione con la giustizia e le sue rivelazioni lo hanno portato a vivere per un periodo in luoghi nascosti e a problemi con altri rapper, benché la sua attività musicale continui ancora oggi.

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