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Mahmood a favore del ddl Zan: “È fondamentale, la violenza uccide la libertà di ciascuno”

Da ore, ormai, si susseguono dichiarazioni che vanno in direzione del sostegno alla legge contro l’omotransfobia, soprattutto in seguito alla strenua opposizione della Lega. Anche Mahmood ha detto la sua in merito, attraverso una serie di storia pubblicate su Instagram: “È di fondamentale importanza approvare la legge Zan”.
A cura di Andrea Parrella
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Si percepisce in modo sempre più chiaro che il tema della legge contro l'omotransfobia stia superando il recinto della discussione politica e entrando definitivamente nel discorso pubblico anche grazie alle esternazioni di personaggi influenti come quelli che popolano il mondo della musica. Da ore, ormai, si susseguono dichiarazioni che vanno in direzione del sostegno al ddl Zan, soprattutto in seguito alla strenua opposizione della Lega. Anche Mahmood ha detto la sua in merito, attraverso una serie di storia pubblicate su Instagram:

È di fondamentale importanza approvare la legge Zan. Ho sempre pensato che episodi di discriminazione basati sul sesso, sull'identità di genere e sull'orientamento sessuale debbano essere condannati. Mi è capitato più volte di assistere impotente a scene di questo tipo, soprattutto durante la mia adolescenza. A volte, forse per paura o debolezza, mi sono trovato inerme davanti a situazioni che per me erano e sono una violenza. Violenza che uccide la libertà di ciascuno di essere se stesso. Ora ho 28 anni e sento di dover avere come tutti la responsabilità di sostenere questo disegno di legge.

Poco prima di lui era stato Michele Bravi a parlare, anche lui pronunciandosi a favore di una legge. Le parole di Bravi sono in risposta a quel racconto politico, ascrivibile all'area di destra parlamentare, in particolare Lega e Fratelli d'Italia, che si oppone al ddl Zan convinto che una legge in merito esista già e che un ulteriore giro di vite la renderebbe di fatto illiberale, soffocando la libertà d'espressione. Altri gli artisti che in questi giorni hanno deciso di far valere la loro influenza per spingere verso la calendarizzazione dell'approdo in Senato del disegno di legge a firma Zan. Prima Elodie, poi Fedez e ancora Levante hanno usato toni molto duri verso la Lega e, in particolare, il Senatore Pillon.

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