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Madame e lo spettro del bullismo: “Mi calpestavano mentre ero a terra svenuta”

È la donna del momento, una delle poche rapper di sesso femminile che abbiamo in Italia e che ha conquistato il Festival di Sanremo. E fa discutere la sua intervista a Teresa Ciabatti per il Corriere della Sera. Vittima di bullismo: “Non mi lavavo e mi prendevano di mira. Una volta sono svenuta, mi calpestavano per capire se fingessi”.
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Madame è stata una delle rivelazioni dell'ultimo Festival di Sanremo con la canzone "Voce". È la donna del momento, una delle poche rapper di sesso femminile che abbiamo in Italia. E fa discutere la sua intervista a Teresa Ciabatti per il Corriere della Sera. Intervista che viene titolata ancora una volta su quello che ormai non è più un mistero, ovvero il ‘gender fluid' dell'artista, ma che in realtà al suo interno contiene chicche ben più interessanti, come la scoperta del nonno morto: "Risi, avevo solo cinque anni. Scoprii cosa significava quando a casa della nonna, la sua poltrona era vuota. È stato l'incontro col dolore".

Le parole di Madame

La vita di Madame è stata segnata non solo dalla morte del nonno a soli cinque anni, ma anche dalla separazione dei genitori a soli undici anni.

Madame è stata anche vittima di bullismo: "Mi prendevano in giro. Per i denti, e per il fatto che non mi lavavo. A quattordici anni hai altro a cui pensare. Lavarsi è arrivato in seguito, prima ci sono state tante altre cose bellissime che mi hanno fatto crescere. Una volta sono svenuta, e loro, i miei compagni, mi hanno calpestata. Mi calpestavano per capire se fingessi.

Un dolore che l'ha resa "debolissima e libera".

Il primo amore

A proposito del suo essere ‘gender fluid', il suo primo amore fu l'allenatore di pallavolo, ma aveva quattordici anni e a diciotto era già innamorata della professoressa di matematica.

L’allenatore di pallavolo. Io 14 anni, lui 30. M’innamoro, comincio a lavarmi, una volta ogni due giorni invece che una al mese. Mi trucco per andare a pallavolo. Avevo 14 anni, lui 30. Era il mio allenatore di pallavolo. Gli scrissi: “A diciotto anni potrò darti un bacio?”. Poi, arrivata ai 18, già ero innamorata della professoressa di matematica. Mai avuto problemi maschio femmine, semplicemente le donne etero sono più difficili da raggiungere, e quello era il mio scopo.

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