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Loredana Bertè: “Io, violentata e massacrata di botte, mi sono vergognata di me”

Loredana Bertè si racconta a pochi giorni dall’uscita del suo nuovo album, “Manifesto”. Ligabue ha scritto per lei “Ho smesso di tacere”, canzone sulla violenza contro le donne: “Quando l’ho cantata piangevo perché la sento in maniera personale: ho alle spalle un’esperienza che mi è capitata a 16 anni e di quella violenza porto ancora i segni perché non si finisce mai di portarli”.
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Loredana Bertè è in uscita con il suo nuovo album, "Manifesto". La data ‘x' è venerdì 5 novembre: 10 canzoni e tutte le sue sfumature dell'essere donna. Al Corriere della Sera si racconta: "Sono tutto quello che sentite nel disco. Questo lavoro è proprio il mio manifesto, di tutto il mio vissuto, la mia vita". A 71 anni, la rocker è ancora sulla cresta dell'onda e riporta le sue considerazioni sul suo passato, le violenze subite. Il suo "manifesto" è quindi anche un manifesto femminista. Nel disco, la collaborazione di Fedez, J-Ax e Nitro: "Sto molto comoda vicino ai rapper. Ero una grande fan di Tupac e Notorius B.I.G.". Sul fenomeno Maneskin: "Mi piacciono moltissimo e sono una loro grande fan. Li trovo eleganti, non dicono parolacce, sono bravi ragazzi, sono molto avanti e molto rock". 

Le parole di Loredana Berté

Loredana Bertè si racconta, parla soprattutto della canzone che Ligabue ha scritto per lei. Si chiama "Ho smesso di tacere" e si parla di violenza: "Una canzone scritta da un uomo che ha tirato fuori una sensibilità inaspettata: di solito gli uomini non sono come lui. Quando l’ho cantata piangevo perché la sento in maniera personale: ho alle spalle un’esperienza che mi è capitata a 16 anni e di quella violenza porto ancora i segni perché non si finisce mai di portarli". Ma la società ti fa vergognare se denunci, rivela: "E allora denunci anni dopo come ho fatto io. Prima mi vergognavo e invece si sarebbe dovuto vergognare quel figlio di p… che mi ha violentata e massacrata di botte. Il mio messaggio è: denunciate immediatamente, al primo schiaffo". 

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Le polemiche sul ddl Zan

Ma se c'è qualche segno di miglioramento oggi, si fa molta fatica a scoprirlo. Loredana Bertè parla del ddl Zan: "Quello che è successo in Parlamento fa schifo. È la cosa più disgustosa che ho visto, quelle scene di giubilo quando è stato affossato. E poi il sindaco di Terni che si permette di dire di non uscire in minigonna perché è contro la prostituzione: ma è deficiente? Fra un po’ ci tolgono anche il voto e ci dicono di mettere il burqa. Per caso siamo a Kabul? Sicuramente siamo nel medioevo". 

Il possibile futuro a Sanremo

Si parla anche di Sanremo 2022, dove fa capire che non parteciperà più: "Io Sanremo l’ho già vinto e sono già andata anche come superospite". Magari sogna un futuro da presentatrice: "Se mi chiamano per presentarlo con Amadeus ci vado, sì. Basta che però me fanno cantà". 

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