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L’inno di Euro 2020 degli U2 copiato dai Pinguini Tattici Nucleari? La risposta di Riccardo Zanotti

A tre giorni dall’inizio di Euro 2020, il refrain di We are the People degli U2 e di Martin Garrix suona costantemente durante gli stacchetti pubblicitari. Quella marcetta di trombe è molto simile a “Ringo Starr” dei Pinguini Tattici Nucleari. I fan parlano di plagio, ma il cantante la prende con la solita ironia: “Chiamatemi l’Albano di Albino”.
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A tre giorni dall'inizio degli Europei di calcio 2020 abbiamo ormai imparato ad ascoltare negli stacchetti pubblicitari il refrain incalzante, la marcetta di trombe di "We are the People" nata dalla collaborazione degli U2, in particolare di Bono & The Edge, e il DJ/Producer Martin Garrix. Ecco, appunto, quell'incalzare così simile a uno dei più grandi tormentoni sanremesi degli ultimi anni, la "Ringo Starr" dei Pinguini Tattici Nucleari, ha creato un po' di maretta sui social. La risposta del leader della band, Riccardo Zanotti, è arrivata su Facebook ma, come nello stile del frontman e della stessa band, è una risposta tutta da ridere.

Che cosa ha detto Riccardo Zanotti sul possibile plagio degli U2

Riccardo Zanotti, leader dei Pinguini Tattici Nucleari, ha scritto su Facebook: "Chiamatemi l'Albano di Albino", in riferimento alla storica vicenda che vide il cantante di Cellino San Marco trascinare in una battaglia legale, che ha poi perduto "perché il fatto non sussiste", Michael Jackson per la canzone "Will you be there", ritenuta dal cantante uguale a "I cigni di Balaka". L'ironia del cantante è stata accolta con il sorriso anche dai suoi stessi fan.

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Il significato della canzone "We are the people"

Quello spezzone di "We are the people" ricorda certamente "Ringo Starr", ma ora che anche Riccardo Zanotti ha sgombrato il campo dei dubbi con una battuta, andando a vedere il significato dell'inno ufficiale di Euro 2020 siamo su latitudini completamente differenti. Il brano che ha infiammato il pubblico dello Stadio Olimpico, che hanno seguito l'esecuzione in una sorta di "mini concerto virtuale", riporta i temi cari a tutta la produzione degli U2: elettricità in camera, scintille che volano dal sole, siamo le persone che stavamo aspettando, siamo le persone dalla mano aperta, siamo le strade di Dublino. Tutta roba che, più o meno, abbiamo già visto e sentito nel passato della band. Forse "Ringo Starr", è un filo più originale.

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