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Le condizioni di salute di Ozzy Osbourne dopo l’intervento chirurgico

Lo scorso mese, Ozzy Osbourne si è sottoposto a un delicato intervento chirurgico. In queste ore, ha fatto sapere quali sono le sue condizioni di salute.
A cura di Daniela Seclì
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Lo scorso mese, la rockstar Ozzy Osbourne ha fatto preoccupare i fan, comunicando di essersi sottoposto a un complicato intervento chirurgico. Tuttavia, non è sceso nei dettagli. Ha evitato di specificare di cosa si trattasse, ma si è detto grato per l'affetto ricevuto. In queste ore, ha potuto riabbracciare i suoi fan, partecipando al Comic-Con di San Diego. Il settantatreenne ha dato anche informazioni circa le sue condizioni di salute.

Ozzy Osbourne si sta riprendendo dopo l'intervento chirurgico

Raggiunto al Comic-Con di San Diego da un giornalista di Entertainment Tonight, Ozzy Osbourne ha fatto sapere che pian piano si sta riprendendo, dopo il delicato intervento chirurgico a cui si è sottoposto. Nell'intervista, rilasciata venerdì 22 luglio, Ozzy Osbourne ha dichiarato, che la difficoltà più grande per lui è stata la solitudine, il mancato contatto con i tantissimi suoi ammiratori. Dunque, è contento di avere potuto salutarli al Comic-con:

Sono felice di vedere tutte queste persone. Questa è stata la parte più difficile per me, perché stavo cercando di riprendermi dall'intervento chirurgico. Pian piano ci sto riuscendo, è un lento risalire.

Nel 2020 gli è stato diagnosticato il Parkinson

Al di là dell'intervento chirurgico da cui si sta riprendendo, due anni fa – a gennaio 2020 – Ozzy Osbourne ha dovuto fare i conti anche con la diagnosi del morbo di Parkinson. Ospite di Good Morning America disse:

"Questa malattia non è una condanna a morte però è qualcosa che colpisce i nervi. È come se vivessi una bella giornata, poi un’altra bella giornata e poi una giornata veramente brutta. Se ho aspettato a dirlo è perché all'inizio non sembrava un problema. Sharon mi diceva che sembravo diverso, ma io non notavo nulla di strano. Poi il dolore è diventato costante. I primi sei mesi sono stati una vera agonia. Dicevo a Sharon: ‘Non mi stai dicendo la verità, sto morendo, non è vero?’. Ho pensato di avere una malattia terminale perché i miglioramenti erano veramente lenti. Adesso sto meglio".

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