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Laura Pausini non vince il Premio Oscar per “Io sì/Seen”: le reazioni della cantante

Laura Pausini non è riuscita ad agguantare l’Oscar per la migliore canzone con “Io sì/Seen”, che fa parte della colonna sonora del film Netflix The Life Ahead/La vita davanti a sé diretto da Edoardo Ponti, con Sophia Loren. Il brano è stato scritto a sei mani assieme a Diane Warren e Niccolò Agliardi ed è stato battuto da Fight For You, pezzo inserito nel film Judas and the Black Messiah.
A cura di Redazione Music
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Alla fine, Laura Pausini non ha vinto l'Oscar per la migliore canzone con "Io sì/Seen", che fa parte della colonna sonora del film Netflix The Life Ahead/La vita davanti a sé diretto da Edoardo Ponti, con Sophia Loren. Inutile nascondere la delusione per la cantante italiana, che dopo i 4 Latin Grammy  (2005, 2007, 2009, 2018), un Grammy (2006) e la vittoria ai Golden Globes sperava di portarsi a casa anche l'Oscar da condividere con gli autori Diane Warren e Niccolò Agliardi. Alla fine, il pezzo è stato battuto da Fight for You dal film Judas and the Black Messiah.

Il commento di Laura Pausini

Una esperienza, quella degli Oscar, emozionante e "irripetibile", così ne parla Laura Pausini commentando la mancata vittoria su Instagram, dove ha ringraziato coloro che hanno preso parte al progetto e che le hanno permesso di cantare sul palco dell'Academy:

Aver fatto parte di un progetto così speciale come “The Life Ahead” con Edoardo Ponti e Sophia Loren è stato per me uno dei regali più grandi che la vita potesse farmi. Aver cantato IO SI sul palco dell'Academy è un sogno che mai avrei potuto mai sperare si avverasse ancora di più in un'edizione così storica. Grazie. Ringrazio Diane Warren, per la nostra canzone e per tutti i traguardi raggiunti, primo fra tutti il Golden Globe, è stata un’esperienza incredibile lavorare insieme! Grazie a Bonnie Greenberg e Niccolò Agliardi! Grazie Palomar, grazie Netflix, mi sono sempre sentita a casa con voi.
Torno in Italia felice di aver vissuto un’esperienza irripetibile nata per un messaggio importante che condivido completamente e per la grande passione che dopo ventotto anni ho ancora per la musica che non è solo il mio lavoro, ma è la mia vita.
Torno in Italia felice di riabbracciare la mia bimba che mi aspetta e con la quale festeggeremo di ritrovarci dopo la prima settimana di lontananza della nostra vita. Ma le racconterò il sogno di una notte….incredibile!

La cantante non aveva nascosto, dopo il trionfo ai Golden Globe, di credere fortemente in questa vittoria, andando contro anche la sua scaramanzia con cui è stata solita affrontare anche le vigilie delle precedenti vittorie. La canzone era una delle favorite, anche grazie alla collaborazione con Warren che da anni era una delle candidate ideali alla vittoria, arrivata, questa volta, anche grazie a una serie di combinazioni felici, che hanno permesso a Laura Pausini di essere la prima interprete italiana a potersi fregiare di questo titolo. Prima di lei, infatti, l'unico italiano a trionfare in questa categoria era stato Giorgio Moroder che si era aggiudicato la statuetta nel 1984 per "Flashdance… What a Feeling" e nel 1987 per "Take My Breath Away".

È stata proprio l'esibizione della cantante italiana con "Io sì/Seen" ad aver dato il via a questa edizione speciale degli Oscar, che si sono conclusi nel migliore dei modi per l'Italia. Qualche settimana fa, era stata proprio Laura Pausini a spiegare come abbia fatto ad arrivare a questi successi internazionali: "Io non so cosa ha di particolare la mia vita, da quando ho vinto Sanremo mi chiedo perché proprio io, però so che da quel giorno dentro di me è nato desiderio di non accontentarmi e voler essere come un'atleta: disciplinata, impegnata, cercando di fare il meglio, a volte sbagliando. Quello che ho sentito quando ho vinto il Golden Globe e la nomination sono cose talmente più grandi che non so come prenderle, mi sento piccola rispetto a queste cose enormi. È una sfida continua con me stessa".

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