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Laura Pausini: “La mia discografica non credeva in me, piansi e ora non ci parliamo più”

Tra poche settimane Laura Pausini saprà se ai tantissimi premi che ha collezionato in questi anni potrà aggiungere anche l’Oscar per la migliore canzone. Ma nonostante successi internazionali, in un’intervista con il quotidiano spagnolo La Vanguardia ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa, criticando la sua etichetta con cui non si parla da qualche anno.
A cura di Redazione Music
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Laura Pausini
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Tra poche settimane Laura Pausini saprà se ai tantissimi premi che ha collezionato in questi anni potrà aggiungere anche l'Oscar per la migliore canzone. Ma nonostante successi internazionali, in un'intervista con il quotidiano spagnolo La Vanguardia ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa, criticando la sua etichetta italiana con cui non si parla da qualche anno, da quando, cioè, le negarono di pagarle un viaggio ai Latin Grammy, dove era candidata con la canzone "Hazte sentir" (versione in spagnolo di "Fatti sentire"). Troppo avanti con l'età (sic), dissero, ma soprattutto una musica troppo vecchia per poter competere, visto anche dove stava andando il mercato. Parole che la ferirono e che incrinarono il rapporto, soprattutto perché ebbe ragione lei e si portò a casa il quarto Latin Grammy.

Perché ha litigato con l'etichetta

"Ti dirò una cosa: due anni fa fui nominata ai Latin Grammy per la canzone ‘Hazte sentir' – ha detto all'intervistatrice spagnola -. Chiamai la mia etichetta e mi dissero: ‘Con l'età che hai e la musica che funziona adesso, pensiamo che non vincerai. Non pagheremo il viaggio'. Ero così sorpresa che scoppiai a piangere. I miei genitori mi suggerirono di fare un viaggio di famiglia a Las Vegas e, nel caso avessi vinto, almeno quel ricordo sarebbe rimasto. Vinsi. E da quel momento non ho più parlato con la mia discografica in Italia. Ora mi hanno mandato dei fiori per il Golden Globe e li ho restituiti" ha detto. Chissà cosa è successo quando dopo la vittoria ai Golden Globes è arrivata la nomination agli Oscar dove è candidata per il brano "Io Sì/Seen").

Il successo di Laura Pausini

Al giornale spagnolo ha parlato delle sue origini, del pianobar col padre, della vittoria a Sanremo e di come la sua musica ha cambiato la vita a tanti fan. Ma ha anche spiegato di essersi dovuta confrontare con un mondo che vedeva le donne come un minus rispetto agli uomini, il senso di colpa che l'ha attanagliata per un po' di tempo, quello che l'ha colta quando non si spiegava il perché di quel successo, senza contare le pressioni per dimagrire, che ha dovuto affrontare soprattutto all'inizio: "In un'occasione la casa discografica mi ha chiesto di dimagrire… Negli anni '90 il canone di bellezza era androgino, minimalista, molto diverso da me", poi è arrivato il marito Paolo che, dice, la aiutata ad avere fiducia in sé: "gli piacevo così tanto fisicamente che voleva sempre stare a letto: mi trovava bellissima". Ora non resta che aspettare il 25 aprile, quando si saprà se la cantante riuscirà a portare a casa il Premio come "Migliore canzone originale".

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