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Lady Gaga in concerto a Gerusalemme, ma il manifesto viene censurato

Il concerto di Lady Gaga a Gerusalemme viene anticipato da una chiara censura dei manifesti, definiti “indecenti”. Ad avere la meglio è il partito di destra religiosa ebraica, che già altre volte aveva avuto modo di protestare contro manifesti disdicevole.
A cura di A. P.
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Niente da fare, la scure della censura sembra essere una di quelle cose in grado di perseguitare Lady Gaga. L'artista sarà in questi giorni a Gerusalemme per un concerto del suo Artpop Tour. E' la seconda volta che passa in Israele, dopo averlo fatto nel 2009. Ma pare che, in questa occasione, i manifesti del suo concerto siano stati chiaramente oscurati. Non pare, è evidente, almeno sulla base di quanto si può vedere nella foto che sta circolando da qualche giorno su internet. Che i manifesti dell'Artopop tour non siano proprio i più sobri e casti che mai si siano visti in giro beh, è evidente anche quello, ma è altrettanto chiaro che ad avere la meglio in Israele, in merito alla questione, sia stata la vulgata di un partito conservatore di Gerusalemme.

Alcuni cartelloni sono stati infatti definiti "indecenti" da Nati Lasri, membro del partito Shas (destra religiosa ebraica), il quale si prodiga in una protesta similare perl'ennesima volta, avendo più volte contestato l'immodestia di alcuni manifesti. Ecco che dunque, quello che pubblicizza il concerto di Lady Gaga, è stato oscurato nella parte in cui la cantante è nuda, da chiare strisce bianche occultanti. Sembra solo il secondo tempo di quanto accaduto in Russia due anni fa, quando il governo di Putin criticò la presenza e le affermazioni di Madonna e Lady Gaga sul territorio, perché apertamente orientate all'appoggio della causa gay, nei confronti della quale sappiamo la Russia non sia molto incline.

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