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La stella di Diodato brilla anche nell’anno più nero: tra Sanremo, David e nuovo Eurovision

La vittoria come miglior canzone originale ai David di Donatello è solo uno dei successi che sta costellando la vita artistica di Diodato. Lo scorso 8 febbraio, sul palco dell’Ariston, il cantante alzò il premio come primo classificato al Festival di Sanremo raccogliendo ciò che meritava e nonostante il coronavirus il 2020 è il suo anno.
A cura di Francesco Raiola
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Diodato vincitore al Festival di Sanremo (LaPresse)
Diodato vincitore al Festival di Sanremo (LaPresse)

La vittoria come miglior canzone originale ai David di Donatello è solo uno dei successi che sta costellando la vita artistica di Diodato. Quando lo scorso 8 febbraio, sul palco dell'Ariston, alzò il premio come primo classificato al festival di Sanremo in molti non hanno potuto che dire: "Finalmente". Finalmente questo talento, una delle voci e penne migliori del panorama, era riuscito a ottenere il successo che meritava e che tardava ad arrivare. Nonostante "Babilonia" – che gareggiò tra le Nuove proposte – lo avesse portato anche a una sorta di residence a Che tempo che fa, c'è voluto qualche altro anno perché Diodato, testardo nella sua idea di musica, riuscisse a imporsi nel panorama.

Il successo di Che vita meravigliosa

Il successo di "Che vita meravigliosa", colonna sonora del film di Ferzan Ozpetek "La dea fortuna", è un altro passo importante per lui. Un brano che in qualche modo aveva dato lo slancio al cantante per arrivare a Sanremo con una dote importante. La canzone, infatti era stata al primo posto della classifica delle più programmate in radio. Non male, insomma, arrivare sul palco musicale più importante d'Italia e farlo con la tua voce che riempie le giornate del pubblico radiofonico. Questo 2020, comunque, sarà il suo anno, nonostante tutto quello che sta succedendo e che gli ha impedito di costruire come avrebbe voluto questo 2020.

La pandemia ha fermato la musica

Niente date live, almeno per quello che si sa fino ad ora, e giusto gli instore di presentazione, finiti al limite del lockdown, per Diodato, a cui ciò che mancherà di più sarà l'Eurovision Song Contest. Diodato avrebbe rappresentato l'Italia all'Eurofestival, con non poche probabilità di vittoria, stando alle previsioni dei mesi scorsi. L'ESC non ci sarà ma "Fai rumore" avrà comunque il suo palco internazionale per "Europe Shine a Light", l'evento senza gara che lo sostituisce. Non è la stessa cosa, ma comunque è un modo per promuovere la propria canzone anche al di fuori dei confini nazionali.

La vittoria ai David e il messaggio a Ozpetek

Due delle più grandi passioni della mia vita si sono incontrate di nuovo e mi hanno regalato questa emozione, questa gratitudine. E nel manifestarla, non posso che partire da Ferzan Ozpetek, che ringrazio non solo per avermi permesso di posare le mie note e le mie parole sulle sue immagini, ma per tutto il suo cinema, per tutta la sua passione, per quel fuoco e quello sguardo sulla vita che da sempre mi ispira. Non sai quante volte, Ferzan, sono tornato a casa con i tuoi personaggi, con quelle atmosfere, con quella musica che avevi scelto, non sai quante! Perciò grazie, ancora una volta. Permettimi di ringraziare anche i tuoi splendidi attori, Stefano, Edoardo, Jasmine e tutta quella squadra che mi ha accolto con la tua stessa gentilezza e delicatezza e mi ha fatto sentire subito a casa. Tutto ciò che mi avevi detto si è avverato e alla fine abbiamo vinto davvero. Grazie ad Alfredo Gramitto Ricci, Claudia Mescoli, Antonella Zappietro e tutta la famiglia Curci che ha lavorato duramente per rendere tutto questo possibile. Vi vorrei abbracciare ma aspetteremo e sarà ancora più bello. Grazie a Dario Giovannini, Giulia Mazzetto e tutta Carosello Records che, quel lavoro straordinario che fa, lo riempie d’amore. Grazie a Giulia Trippa, Valentina Marcandelli e Wordsforyou la cui passione amplifica tutto ciò che faccio. Grazie a Claudio Ongaro che mantiene le promesse. Grazie a Tommaso Colliva che mi ascolta, mi mostra strade, mi sopporta e dà il giusto peso a ogni cosa. Grazie alla mia famiglia che mi ha regalato questa vita meravigliosa. Grazie di cuore a chi mi ha scelto tra nomi così importanti. Era già un onore stare in questa cinquina. Mi permetto di citare il mio amico Dario che di premi ne merita mille. Grazie a tutti coloro mi hanno permesso di sognare e realizzare questi sogni. Tanti di loro sono sognatori come me, professionisti appassionati, studiosi innamorati di un lavoro forse meno visibile ma che in realtà rende possibile una cosa magica, l’arte. Questa drammatica situazione deve trasformarsi nella grande rivoluzione civile e sociale che aspettiamo da anni. #daviddidonatello #chevitameravigliosa #david2020

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La vittoria ai David di Donatello, quindi, per adesso è una ciliegina sulla torta, una ciliegina importante contando che il Cinema è una delle più grandi passioni del cantante, che si è laureato al DAMS proprio in Cinema: "Due delle più grandi passioni della mia vita si sono incontrate di nuovo e mi hanno regalato questa emozione, questa gratitudine. E nel manifestarla, non posso che partire da Ferzan Ozpetek, che ringrazio non solo per avermi permesso di posare le mie note e le mie parole sulle sue immagini, ma per tutto il suo cinema, per tutta la sua passione, per quel fuoco e quello sguardo sulla vita che da sempre mi ispira" ha scritto il cantante ringraziando il regista e tutti coloro che lo stanno accompagnando in quest'anno che resta magico sperando che "Questa drammatica situazione deve trasformarsi nella grande rivoluzione civile e sociale che aspettiamo da anni"

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