La spina dorsale dei Rolling Stones: le reazioni del mondo della musica alla morte di Charlie Watts
La morte nelle scorse ore di Charlie Watts, lo storico batterista dei Rolling Stones, ha sconvolto tutto il mondo della musica. Già nei primi minuti dopo l'annuncio del decesso, erano arrivate le prime testimonianze social da parte dei colleghi, a partire proprio dalla pagina Instagram dei Rolling Stones, che ha voluto ricordare il suo batterista con una sua foto recente. L'artista, che aveva compiuto 80 anni lo scorso 2 giugno, aveva rinunciato pochi mesi fa al tour americano in programma per il prossimo autunno da parte della band, sostituito dal batterista ex Blues Brothers e John Mayer Trio Steve Jordan. Il motivo erano condizioni di salute, allora non specificati, che avevano fatto pendere l'ago della bilancia di Watts verso un riposo forzato: poi un'operazione d'emergenza al cuore lo scorso pomeriggio gli è stata fatale. Come annunciato dal portavoce, il batterista è morto "pacificamente in un ospedale di Londra circondato dalla sua famiglia". Incredibile il ricordo del mondo della musica, che ha scomodato personalità regali come Paul McCartney e Sir Elton John, ma anche Joan Jett e Patty Smith, senza dimenticare Lenny Kravitz. In Italia Vasco Rossi, Ligabue, Enrigo Ruggeri e Cesare Cremonini.
Le reazioni del mondo della musica
Mick Jagger
Keith Richards
Paul McCartney
"Condoglianze agli Stones, è una grave perdita per loro perché Charlie era una roccia, un fantastico batterista. Ti ameremo sempre Charlie".
Sir Elton John
"Un giorno triste. Charlie era uno dei migliori batteristi, ma anche il più elegante degli uomini e una splendida compagnia. Le mie condoglianze alla famiglia e ai Rolling Stones".
Joan Jett
"Charlie era il più elegante batterista nel rock&roll. Suonava esattamente ciò che serviva, né più, né meno. Un artista speciale"
Patti Smith
"Questo era Charlie Watts. Pianto e amato da tutti".
Paul Stanley
"Pessima notizia, una delle icone senza tempo e la spina dorsale dei Rolling Stone. Difficile da accettare la sua morte, così triste".
Lenny Kravitz
"Il battito dei Rolling Stones. Non c'è bisogno di parole, il suo ritmo ha parlato per lui".
Flea
"Il più delicato, caloroso e sensazionale batterista rock della storia. Riposa meravigliosamente Charlie, faremo tesoro dei tuoi doni".
Le reazioni in Italia
Vasco Rossi
"Non morirà mai Charlie Watts!! La sua semplicità era, come diceva Oscar Wilde l’ultimo rifugio del complicato".
Ligabue
"L’anima “buona” degli Stones e allo stesso tempo un batterista insostituibile. Grazie di tutto, Charlie".
Enrico Ruggeri
"Mai sopra le righe, mai protagonista. Eppure quel sound unico era caratterizzato dal suo modo di suonare: preciso, essenziale, aveva cultura e personalità. Se ne va un'altra leggenda".
Cesare Cremonini
"Non è che mettere il silenziatore non faccia esplodere un colpo. Da oggi in avanti per molte persone, in ogni continente, non sarà più lo stesso giorno, o lo stesso mondo, se intendiamo quello della musica e del rock’n’roll. Si poteva pensare che in fondo gli Stones, uniti e vibranti, sorridenti sul loro mega aereo privato in partenza per l’ennesimo tour, fossero lì per rassicurarci, mentre si perdevano altri pezzi di storia. Una delle band più agitate del secolo scorso era quella che ci rassicurava di più nel nuovo millennio, annunciando dischi e concerti sempre alla loro maniera mentre tutto, della musica intorno, cambiava, si trasformava, si sgretolava. Quando ciò in cui si crede e per cui si lotta, quando il modo in cui si vuole vivere, ha la giusta colonna sonora, è tutto più facile ed è anche più bello alzarsi al mattino. "Qualcuno di quegli anni d’oro un giorno ha detto “ora la nostra occupazione maggiore è dormire, perché per 30 anni ci siamo dimenticati di farlo”. Buon riposo anche a lei, Mr. CharlieWatts".