La reazione di Sfera, Gué, Luché e Tony Effe alla morte di Takeoff: “Leggendario, un’ispirazione”
È diventata ormai una prassi, dopo l'addio a PnB Rock negli ultimi mesi. Nelle scorse ore, Kirshnik Khari Ball, il vero nome di Takeoff, è stato ucciso in una sparatoria in Texas. L'ex membro dei Migos, scioltisi dopo la pubblicazione di "Culture III", era in compagnia di suo zio e membro del duo che ha pubblicato negli scorsi mesi "Only Built for infinity links" Quavo, in una sala da bowling, durante una partita a dadi. L'escalation di violenza, arrivata poi ai colpi di pistola, secondo TMZ, non sarebbe stata provocata da Takeoff, diventato poi vittima di un proiettile partito per sbaglio. Le immagini, soprattutto quelle che vedono Takeoff disteso e suo zio Quavo alla ricerca di soccorsi, hanno fatto il giro dei canali social, sottolineando ancora di più l'urgenza di una revisione alla quantità di armi e omicidi che legano il mondo della musica, specialmente quella urban negli ultimi anni. La scomparsa di Takeoff ha smosso anche la scena italiana, che ha voluto tributare un ricordo all'ex membro dei Migos, uno dei gruppi che hanno indirizzato anche la scossa trap nell'industria discografica del 2016.
La reazione dei rapper italiani
Moltissimi i rapper italiani che hanno voluto tributare sui social un ricordo per Takeoff: da Sfera, Gué, Luché, Tony Effe a Capo Plaza, Dref Gold, Rosa Chemical, Mambolosco, Gemitaiz, Madman, Rasty Kilo e Sidebaby. Una schiera di big della scena che hanno pubblicato sulle proprie pagine Instagram un'immagine e un pensiero su uno dei gamechanger della scena. Da "una vera leggenda e un'ispirazione per sempre" di Sfera Ebbasta, passando per i messaggi increduli di Sidebaby e Rasty Kilo, fino ad arrivare alle emoticon delle aquile di Gemitaiz e Madman. Due artisti invece, hanno voluto sottolineare anche il trend di violenza negli Stati Uniti, legati alla scena rap: non una novità, una vertigine alimentata anche dal contesto cittadino in cui crescono e vivono alcuni rapper negli USA. Da una parte Luché ha voluto esprimere la propria insofferenza verso questa violenza, utilizzando come didascalia: "Odio questo mondo". Molto più diretto invece Mambolosco, che ha scritto sotto l'immagine del rapper: "Rip Takeoff, in America stanno esagerando".
La denuncia sulla violenza armata e la richiesta d'aiuto di Nicky Minaj
E la denuncia di Mambolosco non si allontana dal teatro di violenza armata che gli Stati Uniti hanno trasportato nella loro narrazione, che si lega al mondo della musica, ma sempre avendo ben chiaro che quello rimane un fenomeno ben al di sopra di queste sottocategorie. Solo lo scorso 13 settembre, PnB Rock veniva ucciso durante una rapina avvenuta a Los Angeles, a causa di una storia su Instagram della fidanzata, che aveva geolocalizzato la posizione. Un rischio troppo alto, che in passato era stato fatale anche per Pop Smoke, rapinato e ucciso in casa, tra le colline della California, per lo stesso motivo. L'urlo d'aiuto era arrivato proprio nei giorni successivi alla morte di PnB Rock da parte di Nicky Minaj, che su Twitter aveva scritto: "Non mostrate mai sui social, voi o chi avete affianco, i luoghi in cui state in quel momento".
La NRA e l'eredità di Takeoff
Takeoff si aggiunge alle vittime di una violenza incontrollata che colpisce le strade americane, soprattutto in Texas, patria della National Rifle Association. Proprio lo stato americano, registra in questo momento più di un milione di armi, diventando di diritto lo Stato più armato degli USA, mettendosi alle spalle la Florida. Solo pochi mesi fa, il Texas aveva dovuto assistere all'ennesimo massacro nella scuola elementare di Uvalde, e neanche in quell'occasione, i fari sull'utilizzo incontrollato di armi erano stati accesi. La morte di Takeoff, come la sua vita, si lega indissolubilmente anche ad Atlanta e a come la città ha forgiato l'immaginario violento e visionario della band. A 28 anni scompare una delle menti più visionarie dell'ultimo decennio del rap, influente anche in culture totalmente distanti da quelle americane: lo fa in un atroce e sistematico rapporto con la violenza armata, acuito ancora di più dalla leggerezza con cui il pubblico si sta abituando alla scomparsa dei personaggi del mondo della musica hip hop.