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La musica ricorda Matteo Romagnoli, che con Garrincha ha segnato la musica indie italiana

La morte di Matteo Romagnoli, fondatore di Garrincha Dischi e manager de Lo Stato Sociale ha portato molti artisti a ricordarlo sui social.
A cura di Francesco Raiola
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Matteo Romagnoli
Matteo Romagnoli

C'è stato un momento in cui Garrincha Dischi era al centro dell'attenzione della discografia italiana, un momento in cui l'etichetta era ciò di cui parlare se volevi parlare di indie italiano. L'aveva fondata Matteo "Costa" Romagnoli, morto ieri a seguito di una lunga malattia, come si legge in una nota ufficiale con cui la label lo saluta. Era l'etichetta che aveva lanciato band come Lo Stato Sociale, La rappresentante di Lista, I Camillas, e pubblicato altri come Cimini, Ex Otago, L'Orso, tra gli altri, ovvero un'etichetta che faceva enorme lavoro di scouting, che esplose grazie al successo dello Stato e grazie alle intuizioni proprio di Romagnoli, che firmava anche i pezzi, come avvenne per "Una vita in vacanza", la canzone che portò i regaz bolognesi anche all'attenzione di chi non aveva idea di cosa fosse l'indie italiano.

Garrincha, insomma, diventò il fenomeno di cui parlare, creando consenso (tanto), qualche polemiche,  ma mantenendo sempre – come fa tutt'ora – un'attitudine di scoperta e un approccio aperto e curioso alla musica italiana. È per questo che sono tantissimi quelli che oggi, quindi, hanno voluto salutare Costa "un visionario capace di tracciare una strada dove una strada ancora non c’era. Matteo ha dato vita ad una scena, scoprendo e producendo con la sua creatura, Garrincha Dischi, alcune tra le band seminali per la scena indipendente italiana" che "ha saputo immaginare e creare un nuovo mondo musicale: libero ‘perché, anche se gli altri non ci volevano, noi eravamo convinti che la nostra musica potesse arrivare a tante persone'" come si legge nella nota che Garrincha ha diramato in nottata.

"Ma quanto bello sarebbe tornare indietro E invece oggi, oggi, oggi non ci sei E non ci sono neanch'io Io mi son fermato un po' di tempo fa A chiedermi che combino Che non combino Mai niente di buono, il mio buono eri tu Che oggi non ci sei" cantava Lo Stato Sociale in "La felicità non è una truffa", versi presi in prestito anche da Cimini per salutare Romagnoli su Instagram, mentre La Rappresentante di Lista ha scritto: "Ciao Matteo, grazie di esserci stato. Senza di te non saremmo qui". Sono tantissimi gli artisti che hanno voluto ricordarlo, da Colapesce ai tantissismi che hanno commentato il post di Garrincha: Pinguini Tattici Nucleari, Marioa Antonietta, Dimartino, Colombre, Beba, Willie Peyote, Mobrici, Angelica e tanti altri.

C'è anche il ricordo de Lo Stato Sociale di cui era considerato il sesto elemento: "Se questa vita è un inferno, la metteremo su un foglio ma non ci faremo la spesa. Sarà solo un gioco in attesa che un milione di nuvole passi e il cuore riprenda il suo corso. Ciao Matteo, ciao Johnny, ciao Mareo, ciao J, ciao Quincy, ciao Romagolo, ciao Gennaro e ciao un altro milione di modi in cui ti abbiamo chiamato in questi anni di vita con te dove ci hai salvato la vita, ci hai sgridato, ci hai amato più di tutti. Senza di te siamo solo 5 st**nzi, prima eravamo in 6 ed era molto meglio. Prima eravamo in un milione ed era bellissimo, perché facevi entrare tutti e solo dentro la tua creatura potevano convivere così tanti freak, solo dentro Garrincha è possibile trovare il tuo amore per i difetti e la perfezione. Ora siamo a pezzi, ma da questi pezzi proveremo a costruire qualcosa di IMPUBBLICABILE, che tu, da ovunque sarai, renderai musica". Nel 2020 Garrincha aveva dovuto affrontare anche un altro lutto, ovvero la morte di Mirko Bertuccioli de I Camillas.

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