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La lettera di Erriquez, della Bandabardò, prima di morire: “La mia vita è stata musica che accade”

Erriquez, leader della Bandabardò, è morto lo scorso 14 febbraio a seguito di un male da cui era stato colpito da tempo e in tantissimi hanno voluto ricordarlo. Ma è stato lui stesso, un po’ come avvenuto con pau Dones degli Jarabedepalo, a scrivere una lettera, la sua ultima prima di andarsene.
A cura di Francesco Raiola
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Erriquez (ph Lapresse)
Erriquez (ph Lapresse)

Erriquez è stato un artista che ha segnato una generazione. A volte una formula spesso retorica è perfetta per disegnare quello che un gruppo ha rappresentato per un pezzo di gioventù e la Bandabardò, di cui Enrico Geppi era leader, è senza dubbio una di quelle che ha colorato e rappresentato un momento, fotografato di volta in volta il Paese che li circondavano. Politici, impegnati, certo, casinisti, divertenti, irriverenti: ""Sempre allegri bisogna stare, ché il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco, al Cardinale, diventan tristi se noi piangiam" cantavano, ironizzando sul Potere, uno dei loro obiettivi preferiti.

La lettera di Erriquez

Il cantante è morto il 14 febbraio a seguito di un male da cui era stato colpito da tempo e in tantissimi hanno voluto ricordarlo. Ma è stato lui stesso, un po' come avvenuto con Pau Dones degli Jarabedepalo, a scrivere una lettera, la sua ultima prima di andarsene: "Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura" ha scritto il cantante che ha voluto lasciare un pensiero a sua moglie e a suo figlio.

Il saluto alla moglie e al figlio

"Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto. Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco – continua la lettera -. Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori.In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chiUn abbraccio che circonda!Aloha!!!”.

La scomparsa del leader della Bandabardò

La notizia della sua scomparsa è stata confermata ieri dal manager Francesco Barbaro e nel post della band che contiene la lettera si legge come "l'artista combatteva con un brutto male da tempo, ma la sua riservatezza e la sua energia non avevano mai permesso di far trasparire nulla all'esterno". Venticinque anni di carriera per una band che ha attraversato tante epoche musicali di questo Paese, presenza iconica ai concertoni del Primo Maggio, Erriquez "si è anche battuto da sempre nel sociale sposando le cause dei più deboli.Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta".

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