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La casa di Kurt Cobain ancora in vendita. Ma con il 20% di sconto

Sono passati circa due anni da quando la Wendy, la madre di Kurt Cobain decise di vendere l’abitazione in cui aveva vissuto assieme all’ex leader dei Nirvana. L’abitazione, però, non è stata ancora venduta, portando la famiglia a tagliare il prezzo del 20%.
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La casa di Kurt Cobain è ancora in vendita, ma i genitori dell'ex leader dei Nirvana hanno deciso di apportare un piccolo sconto del 20%. Nel 2013, infatti, la madre del cantante decise che era arrivata l'ora di vendere la casa ad Aberdeeen in cui il leader dei Nirvana aveva vissuto dalla nascita ai 9 anni per tornarci dai 16 ai 20: "Abbiamo deciso di vendere la casa per creare una sorta di eredità per Kurt – disse la sorella – e sì, ci sono dei sentimenti vari dal momento che tutti abbiamo amato la casa e porta con sé tanti ricordi". La famiglia, infatti, si era ormai spostata definitivamente a Washington e pensava che fosse il momento di vendere quella casa di 4 stanze, che nonostante sia passata da 500 a 400 mila dollari resta comunque quella che costa di più nel portfolio della Aberdeen Realty, Inc.

È vero, però, che quella non è una semplice abitazione, ma la casa in cui è cresciuto quella che è diventata un'icona della musica e della cultura pop di tutto il mondo, il leader della band che sarebbe diventata il simbolo del grunge, suicidatosi a Seattle il 5 aprile 1994 quando era ancora uno dei gruppi leader del rock mondiale. In quella casa ci sono ancora chiari segni del passaggio di Cobain, come il segno di un pugno dato dal piccolo Kurt, che si ruppe la mano, appunto – e gli scarabocchi a mo' di graffiti di Led Zeppelin e Iron Maiden, ma anche un tappeto nella sua camera, risalente a quell'epoca e un tavolo da pranzo.

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Nonostante ciò, però, il prezzo è stato ritenuto troppo alto, portando la famiglia ad abbassarlo ancora, nella speranza di riuscire, infine a venderla. Come riporta il Guardian, c'era stato chi aveva provato a raccogliere quella somma per farne un museo: un gruppo di fan, infatti, aveva tentato la strada del crowdfunding per raccogliere la cifra necessaria, fermandosi però a un miserabile 2.385 dollari per un totale di 48 donatori. Troppo pochi anche se la casa non fosse venduta neanche questa volta.

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